
Odissea sul Contrario Due giovani bloccati tutta la notte sul sentiero
dii Andrea Luparia
Sono stati fortunati i due giovani residenti a Vipiteno che si erano avventurati martedì sul monte Contrario, sulle Alpi e Apuane. E’ solo grazie al valore e alla generosità di uomini e donne del Soccorso Alpino se sono salvi. Gli “Angeli della montagna“ sono andati a cercarli nel tardo pomeriggio di martedì e sono riusciti a riportarli a valle solo alle 6 di ieri mattina. E a quel punto, mentre i due riposavano e festeggiavano il lieto fine, molti volontari sono andati al lavoro. Bravi. Tornando ai due giovani, martedì avevano affrontato la via ferrata che sale sul Monte Contrario ignorando il cartello che indica il l divieto di accesso posto dal Soccorso Alpino nel 2018. L’attenuante è che Google Map non indica che la ferrata è chiusa...
E’ stata una salita faticosa per i due giovani che sono comunque riusciti a raggiungere la vetta. A quel punto erano molto stanchi e hanno visto un sentierino che scendevaa valle. Lo hanno imboccato pensando fosse meno faticoso dell via ferrata che avevano appena percorso. Non era così. E’ un viottolo che non è tracciato dal Cai: veniva usato un tempo da cavatori e boscaioli. E’ chiuso anch’esso con un cartello di divieto di accesso posto a valle, proprio all’inizio del sentiero: affronta una parete quasi verticale, dove è facilissimo cadere e farsi molto male. Stravolta dalla fatica, la ragazza, nata in Sudamerica ma residente a Vipiteno, si è sentita male, ha iniziato a tremare, a perdere la vista. Si è anche procurata delle abrasioni alle mani e alle ginocchia cadendo sulle rocce dell’accidentato percorso. A qual punto il fidanzato, consapevole che non erano in grado di arrivare in fondo al sentiero incolumi, ha deciso di chiedere aiuto. Si è così messa in moto la macchina del Soccorso Alpino. L’elicottero della Marina Militare li ha individuati ma non poteva scendere e loro non riuscivano a salire fino al punto dove avrebbero potuto imbarcarsi sul mezzo. Alla fine ci hanno pensato le squadre a terra del Soccorso Alpino. La ragazza è stata caricata sulla barella, portata di peso a valle dove c’era un Suv ad aspettarla e i soccorritori l’hanno accompagnata fino al punto in cui aveva potuto fermarsi l’ambulanza a bordo della quale è stata trasportata al Noa per un controllo e per curare le lievi ferite. Lieto fine dopo una notte passata al freddo e con l’angoscia, attaccati alla parete del monte Contrario.