REDAZIONE MASSA CARRARA

Nuovo parco giochi ’Le mie radici’ regala emozioni ai bambini. Nel ricordo di Nicholas

La struttura a Tresana intitolata al piccolo Green con i soldi dell’associazione

Nuovo parco giochi ’Le mie radici’ regala emozioni ai bambini. Nel ricordo di Nicholas

Bambini protagonisti al taglio del nastro del nuovo parco giochi di Corneda, nel comune di Tresana, e con la loro presenza l’inaugurazione si è trasformata in festa. Il piccolo ma attrezzatissimo parco è stato realizzato grazie al contributo dell’Associazione di socializzazione e volontariato ’Le mie radici’ di Tresana che, come promesso, ha devoluto l’incasso delle iscrizioni al campus estivo. Un campus che, ricordiamolo, tra giugno e luglio ha fatto il pieno di adesioni accogliendo bambine e bambini anche dai comuni limitrofi e coinvolgendoli in un gran numero di attività a tempo pieno, con pranzo incluso, rendendo un gran servizio alle famiglie con genitori impegnati al lavoro. "Abbiamo contribuito volentieri, dando continuità al nostro impegno in favore dei bambini" ha dichiarato la presidente dell’associazione, Gisella Trusso. Già in precedenza, infatti, l’associazione ha devoluto risorse per la riqualificazione del parco Fiera. Nel piccolo Comune di Tresana salgono dunque a tre i parchi per bambini, con questo di Cordeda che si aggiunge a quelli di Tassonarla e di Barbarasco: quest’ultimo, dotato anche di un’area con giochi inclusivi. "Siamo molto grati alla presidente Gisella Trusso e a tutto il consiglio direttivo. - commenta il sindaco Matteo Mastrini - Abbiamo in programma la riqualificazione dei parchi del nostro territorio e proseguiremo nelle altre frazioni per garantire a tutti i bambini il diritto al gioco". Il parco giochi di Corneda è stato intitolato alla memoria di Nicholas Green per volontà dell’amministrazione comunale che ha voluto ricordare il bambino americano di 7 anni rimasto ucciso il 29 settembre 1994 durante un tentativo di rapina sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. I suoi organi e cornee furono donati a sette persone, quattro delle quali adolescenti, grazie ad un gesto di solidarietà da parte dei genitori che portò a triplicare in Italia i tassi di donazione nei dieci anni successivi alla morte del piccolo Nicholas.

Michela Carlotti