Nuovi poveri, code ai centri Caritas: "Boom di famiglie in difficoltà. Tanti pensionati e over 50 in crisi"

I dati del rapporto annuale con un focus sulle sedi di Aulla-Fivizzano, Villafranca e Pontremoli. Cresce il numero degli italiani da aiutare, scende quello degli extracomunitari. La mappa dei servizi.

Nuovi poveri, code ai centri Caritas: "Boom di famiglie in difficoltà. Tanti pensionati e over 50 in crisi"

Nuovi poveri, code ai centri Caritas: "Boom di famiglie in difficoltà. Tanti pensionati e over 50 in crisi"

Cresce e si diffonde lo stato di povertà ma diminuiscono le risorse per rispondere a chi bussa alle porte della solidarietà. Si allungano le code alla Caritas per gli emarginati di sempre e i nuovi poveri che non entrano nelle statistiche. Ora in fila ci sono anche anziani che non riescono a sostenere il costo della vita o disoccupati troppo vecchi per rientrare nel mondo del lavoro e ancora giovani per la pensione. E’ stato un altro anno di impegno e di lavoro per i volontari dei Centri di ascolto vicariale della Caritas per sostenere le persone più fragili e che più necessitano di aiuto. La rete dei Centri di ascolto della Caritas diocesana nel territorio della Lunigiana è in prima linea da sempre per offrire un sostegno ai bisognosi ad Aulla, Fivizzano, Villafranca e Pontremoli.

"Le famiglie accolte e assistite dal Centro vicariale di Aulla-Fivizzano nell’ultimo anno sono notevolmente aumentate - dice il rapporto annuale dei volontari - Se prima erano circa 20 attualmente sono 65 i nuclei familiari in carico. Il numero degli extracomunitari invece è sensibilmente diminuito. Ci sono state le nuove entrate dei profughi ucraini e sono aumentate le famiglie italiane. Il dato allarmante è di pensionati e over 50 rimasti senza lavoro o con problemi di salute. Le richieste più frequenti riguardano la possibilità di trovare un’occupazione, il conferimento di un pacco alimentare o il pagamento di qualche bolletta relativa alle utenze di gas, energia elettrica e acqua". Annientati dalla crisi economica e dalle lievitazione del costo della vita redditi saltuari insufficienti chiedono cibo e vestiti per far quadrare il bilancio. "Assistiamo famiglie che non riescono a pagare regolarmente l’affitto, le spese di condomino e i mutui che hanno contratto per l’acquisto della casa o per altre necessità della famiglia - si legge nel bilancio di Aulla-Fivizzano - Altro motivo che ha generato tensione è la soppressione del reddito di cittadinanza. E ci aspettiamo, purtroppo, un incremento delle richieste di aiuto". Procede bene, invece, la consegna del vestiario donato dalle famiglie extracomunitarie ed europee. E’ l’attività dell’Armadio che ogni giorno per 3 turni di apertura settimanale, prevede l’assistenza a circa 10 famiglie. Aumentate le persone che donano il vestiario e dopo la soppressione delle campane esterne dai Comuni, la Caritas vicariale svolge anche la raccolta di indumenti non più utilizzabili. "Circa il 70% degli abiti non posso essere donati e il nostro Centro - concludono i volontari - è costretto a trasferire il materiale non utilizzabile in apposite strutture che rigenerano tessuti, cerniere, bottoni".

Il Centro di ascolto del Vicariato di Villafranca assiste parecchie famiglie, ma l’attività dei volontari non si esaurisce nella consegna di un pacco alimentare o nel pagamento di una bolletta. Come sottolinea il responsabile del Centro c’è un grosso lavoro di relazioni e stretti contatti con assistenti sociali, agenzie per il lavoro e psicologi specializzati. Ad eccezione di alcuni nuclei familiari, l’assistenza fornita è spesso occasionale. A Villafranca, infatti, vive una numerosa componente di stranieri, che non risiedono stabilmente nel Comune e quindi non richiedono una assistenza quotidiana. Al Centro di ascolto di Pontremoli gli assistiti che hanno chiesto il pagamento delle bollette sono in linea con gli anni scorsi (circa 40 famiglie), sono aumentati però i contributi per il sostegno alle spese quotidiane perché i bisogni sono accresciuti in seguito alla crisi. Ma c’è il dato positivo di una ritrovata autonomia per molte famiglie dopo la crisi del Covid. I volontari del Centro hanno aiutato gli utenti a compilare le documentazioni necessarie per ricevere i vari bonus previsti dal Governo.

Natalino Benacci