IRENE CARLOTTA CICORA
Cronaca

Nuova viabilità, residenti inferociti "Via Garosi come il raccordo anulare"

Marina di Massa, sit-in di protesta con i consiglieri di ‘Massa è un’altra cosa’: "Il sindaco incontri gli abitanti"

Nuova viabilità, residenti inferociti "Via Garosi come il raccordo anulare"

di Irene Carlotta Cicora

"Sembra di stare sul Grande raccordo anulare, c’è da aver paura a mettere il naso fuori di casa perché non si sa mai quanto correrà la prossima macchina in transito". "I marciapiedi? Non ci sono e, per esempio, un disabile in carrozzina è costretto a fare lo slalom entrando per qualche attimo tra le auto in sosta. Altrimenti non si passa da quanto il flusso è intenso". Sono alcuni degli umori più diffusi tra i residenti in via Garosi a Marina di Massa, in rivolta dopo l’inizio della sperimentazione viabilità: la chiusura del tratto di lungo Frigido che va da via Garosi a via Venezia, direzione monti. Venerdì nel tardo pomeriggio una rappresentanza degli abitanti nella strada, insieme ad alcuni commercianti, si è riunita per affrontare la questione, in cerca di soluzioni, alla presenza anche dei consiglieri comunali di “Massa è un’altra cosa“ Ivo Zaccagna e Dina Dell’Ertole.

"Abbiamo protocollato un’interpellanza da portare in consiglio – ha detto Zaccagna – La situazione così è invivibile, è messa a rischio l’incolumità di chi qui ci vive e quella di quanti camminano lungo la strada. E non oso pensare come potrebbe fare ad arrivare un mezzo di soccorso. C’è da capire perché è stato adottato tale metodo e perché si è indicata questa strada per farla diventare l’imbuto di Marina: chiediamo un intervento urgente di uffici e amministrazione". "Qui vivono sulle trecento famiglie – ha aggiunto Dell’Ertole – Abbiamo pure chiesto al sindaco che si attivi per incontrare prima possibile i residenti. Il traffico in queste vie dev’essere a uso esclusivo dei residenti, è impensabile individuare oggi via Garosi, già oltremodo trafficata, e domani un’altra strada per scaricare il flusso di altre zone".

I residenti hanno le idee chiare e propongono soluzioni, oltre a chiedere di fermare la sperimentazione. "Servirebbero anche una telecamera per la velocità e dei dissuasori, le macchine corrono – ha detto Maria Jolanda Marcon – Per non parlare del fatto, sempre a causa della velocità delle auto, dell’acqua che raggiunge le finestre quando la strada si allaga". "Già prima la situazione era complicata, adesso transitano da qui anche mezzi pesanti e a certe ore del giorno è invivibile: il traffico è aumentato a dismisura con la sperimentazione – ha aggiunto Simone Peperoni – Una strada stretta e senza marciapiedi non può sopportare un tale passaggio". "E’ l’unica via per uscire da Marina e andare in su – precisa Luigi Magnano, residente da 40 anni in via Garosi – Chi la sa, invece di andare a piazza Betti, fa il ponte ed esce di qui". "Non è una zona di passaggio, è residenziale con poche attività. Le case hanno lo sbocco diretto sulla strada, che deve rimanere una via ’capillare’, non deve essere trasformata in un’arteria che collega due punti distanti e nevralgici", ha sottolineato Tommaso Coletti, titolare della palestra Tabata Addicted. A chiedere al comandante della polizia municipale Giuliano Vitali di rivedere e ritirare i provvedimenti "perché non è tollerabile fare pagare ai residenti di via Garosi scelte errate e non lungimiranti" era stato anche il coordinamento comunale di Fratelli d’Italia. Che in merito alla modifica della viabilità ha stigmatizzato le "sperimentazioni in piena stagione estiva, senza una visione complessiva delle criticità delle strade". Ma Vitali conferma l’intervento, senza passi indietro: "Interventi simili servono a sopperire alla mancanza di strade o di situazioni in merito all’aumento della popolazione e del traffico sul mare – ha detto il comandante – La necessità di realizzare sensi unici è per venire incontro a tematiche legate alla sicurezza. Abbiamo cambiato un senso unico, non è un cambio epocale. La sperimentazione si concluderà a fine agosto, verificheremo tra una decina di giorni aspetti positivi e negativi: criticità al momento non ne abbiamo rilevate, monitoriamo una situazione fluida. Le strade interne verso il mare sono vecchie, progettate per il traffico di un’altra epoca. Ma dialoghiamo con tutti".