
Il past president del Rotary Club Carrara e Massa Giuliano Arrighi, ex ingegnere capo della Provincia
In occasione dell’ultima riunione del Rotary Club Carrara e Massa è stata esposta un’interessante relazione da parte del past president Giuliano Arrighi. Ingegnere di grande esperienza anche amministrativa, già ingegnere capo dell’amministrazione provinciale di Massa Carrara, Arrighi è stato l’autore di importanti progetti, fra l’altro, in materia ambientale, come quelli per combattere l’erosione di una porzione della costa apuana. Il suo contributo, di taglio prettamente scientifico e basato su dati dimostrati, è stato, perciò, illuminante anche per la comprensione del dibattito che continua a tenere banco sia a Massa che a Carrara.
In particolare l’ingegner Arrighi ha presentato anche un filmato, relativo allo studio, attuato circa 15 anni fa, a cura di alcuni docenti della facoltà di Ingegneria dell’Università di Bari, presso cui è in uso la più grande vasca d’Italia per gli studi sull’erosione delle coste.
L’esperimento, svolto a Marina di Massa nel 2009, tra la foce del fiume Frigido e piazza Bad Kissingen, utilizzando barriere soffolte che impediscono di riportare al largo la sabbia che le onde trascinano alla riva, ha permesso non soltanto di salvare la spiaggia esistente ma anche di incrementarla di circa 1 metro all’anno, come dichiarato anche dal titolare di uno degli stabilimenti balneari della zona interessata: un risultato decisamente positivo. Poi le competenze, com’è noto, sono passate alla Regione Toscana e, proprio quest’anno, sembra che finalmente verrà seguita questa strada grazie a un recente finanziamento di 800mila euro per sperimentare il ’reef’ a Marina di Massa.
La discussione che ne è seguita ha fatto sorgere alcune domande: l’erosione può essere combattuta? Sembrerebbe proprio di sì. E poi: avrebbe potuto essere contenuta con azioni di difesa della costa, come quelle che furono studiate a suo tempo e che hanno dato obiettivi risultati favorevoli? Probabilmente ancora sì. Se si fosse intervenuti per tempo, anche con azioni manutentive nella difesa della costa, forse oggi non saremmo arrivati allo scempio del litorale di Marina di Massa.