Non è un paese per vecchi Anziani in cerca di sede Amarcord dell’Auser

Le marinelle reclamano un posto dove incontrarsi dopo la chiusura del centro "A quei tempi lì sì che ci divertivamo. Ora invece non sappiamo dove andare" .

Non è un paese per vecchi  Anziani in cerca di sede  Amarcord dell’Auser

Non è un paese per vecchi Anziani in cerca di sede Amarcord dell’Auser

di Alessandra Poggi

Marina di Carrara non è a misura di anziano. A dirlo in coro sono Barbara Andry Barbieri, Maria Vatteroni e Maria Bianchi, tre arzille amiche, tutte di 86 anni, che lamentano la mancanza di un luogo di aggregazione dove poter trascorrere il pomeriggio. "Una volta c’era l’Auser – dicono –, a quei tempi, lì sì che ci divertivamo. Ora invece non sappiamo dove andare". Le tre donne le abbiamo incontrare su una panchina di piazza Nazioni Unite, uno dei pochi posti vicino alle loro abitazioni dove si incontrano per scambiare due chiacchiere. "Come era bella la nostra sede dell’Auser – ricorda Barbara –, il presidente era mio marito, Umberto Barbieri. La sede era nella pineta dell’ex campo profughi. La nostra ora non c’è più e hanno rubato tutto, anche il furgone grigio che usavamo per trasportare le persone dalla loro casa alla sede dell’Auser, chissà che fine ha fatto. Hanno rubato anche le mattonelle dalle pareti del bagno. Ricordo che facevamo tante belle iniziative. Giocavamo a carte e a tombola, la domenica ballavamo. E poi c’erano le cene". "La nostra Auser era un posto meraviglioso – aggiunge la signora Vatteroni –, noi persone di una certa età abbiamo bisogno di un posto dove stare assieme e dove trascorrere un bel pomeriggio. Ai tempi dell’Auser giocavamo a Burraco, a scala 40, a tombola. Eravamo un bel gruppetto". Barbara ricorda ancora quando lei e Maria Vatteroni stavano dietro al bancone della sede dell’associazione. "Io e le altre facevamo le bariste a turno per giorni la settimana – racconta Barbara –, avevo fatto fare anche le tovaglie rotonde da mettere ai tavoli. Tutte le domeniche c’era il ballo e noi servivamo al bar. Che bei tempi, oggi al contrario noi vecchiette non sappiamo dove andare. Sotto all’ex mercato coperto di Marina ci sono tanti fondi vuoti, potrebbero metterli a disposizione dei pensionati e darci un luogo di ritrovo". Rimpiange l’Auser anche Maria Bianchi: "Io ho sempre la patente e guido la macchina – dice –, spesso vado a giocare a tombola a Nazzano, ma i figli si preoccupano e mi dicono mamma ti accompagniamo noi, oppure non andare. Andare a giocare a tombola mi dà un po’ di sollievo, ma è solo la domenica pomeriggio, gli altri giorni non so dove andare e l’alternativa è stare a casa. Come ha detto Barbara potrebbero metterci a disposizione uno dei fondi vuoti dell’ex mercato e regalarci un luogo dove passare i pomeriggi in compagnia. Mi manca tanto l’Auser e quella bella atmosfera che si era creata tra di noi".