Angela M. Fruzzetti
Cronaca

‘Non avevo i soldi per il ticket: niente visita oculistica’

Il ‘Comitato salute pubblica’ denuncia un altro caso di accertamenti negati all’Asl

Il distretto Asl di via Bassa Tambura

Massa, 6 marzo 2015 - Ancora un caso  di accertamenti sanitari rifiutati di fronte al mancato pagamento del ticket allo sportello del Cup.A poco tempo di distanza dall’episodio accaduto nel dicembre scorso, quando ad essere respinto fu un bimbo di nove anni al quale vennero negati gli esami del sangue perché la madre non aveva i soldi per pagare il ticket, la storia si ripete. Stavolta si tratta di una giovane donna che per un fastidio all’occhio si è rivolta al Cup per essere visitata. Il fatto è che lei, 21 anni, madre di una bimba di quattro e senza un lavoro, non poteva permettersi di pagare 22 euro di ticket per la visita oculistica e la prestazione le è stata negata. Una situazione in qualche modo paradossale in quanto la madre in questione non ha neppure diritto all’esenzione perché non ha mai avuto un lavoro.

A sollevare il caso è il "Comitato di salute pubblica", che esprime "piena solidarietà" verso la giovane che ha denunciato pubblicamente l’accaduto."La denuncia pubblica di questa donna è l’ennesimo esempio da seguire e a cui dar seguito – dicono al Comitato – . Nessuno può e deve rinunciare ad una prestazione sanitaria perché non ha soldi per pagare il ticket e nessuno deve rimanere solo davanti a queste situazioni".In questo nuovo caso il Comitato, come detto, coglie un aspetto di particolare gravità.«SIAMO AL PARADOSSO – osserva infatti il Comitato – perché a quanto pare le leggi nazionali prevedono il diritto di esenzione per i disoccupati e per gli iscritti nelle liste di collocamento, in attesa di occupazione, negando il diritto all’esenzione a coloro che non hanno mai lavorato».

«Il responsabile dei Cup Enrico Raggi – ricorda il Comitato – riconosce il problema, tanto da riferire di averlo segnalato più volte. Chiediamo a lui e all’intera dirigenza Asl quali misure pensano di mettere in campo per affrontare la questione ormai ben nota. Invitiamo anche il sindaco e la giunta del Comune di Montignoso ad esprimersi sull’accaduto, in quanto proprio questo comune riconoscendo la difficile situazione della donna ha concesso l’esenzione per l’asilo della sua bambina. Ma la madre non ha diritto a curarsi»?Il Comitato di salute pubblica opera in via San Giuseppe Vecchio, 98 ed è aperto ogni mercoledì dalle 16 alle 18. La sua attività è rivolta anche a organizzare incontri per la formazione di nuovi comitati popolari di utenti e lavoratori «per impedire i respingimenti e affermare che la salute è un diritto».