"No alle cave ai piedi del Sagro". Athamanta organizza una marcia. Ma sul sentiero arrivano i carabinieri

I militari dell’Arma hanno dirottato il trekking degli ambientalisti che si erano diretti in un percorso vietato "Chiediamo l’appoggio di tutte le associazioni e della società civile per salvaguardare le Apuane".

"No alle cave ai piedi del Sagro". Athamanta organizza una marcia. Ma sul sentiero arrivano i carabinieri

"No alle cave ai piedi del Sagro". Athamanta organizza una marcia. Ma sul sentiero arrivano i carabinieri

"Abbiamo attraversato il sentiero 174. Ad aspettarci nuovamente le forze dell’ordine. Forze dell’ordine mandate a presidiare l’area delle cave Walton, trattata come proprietà privata ma in realtà parte degli usi civici di Vinca e quindi beni sociali inalienabili della collettività". La denuncia è firmata dal collettivo Athamanta e arriva al termine di un’escursione che aveva l’obiettivo di denunciare la situazione delle cave a Fivizzano e protestare contro l’attività estrattiva. "Abbiamo scelto di attraversare comunque il tratto del 174 occupato dalle cave Walton, così come era possibile fino a prima dell’ordinanza del Comune di Fivizzano. Abbiamo attraversato – prosegue la denuncia di Athamanta – una cava in ampliamento dove un anno fa abbiamo portato la nostra battaglia contro la devastazione, disegnando centinaia di fiori sulle pareti di cava. Questo luogo si presenta oggi, a distanza di solo un anno, già stravolto. Sono evidenti i metri cubi che sono stati asportati. L’unica cosa che non è cambiata in anni è il tratto di sentiero, che da due giorni risulta chiuso per presunti problemi di sicurezza. Giusto in tempo per tentare di bloccare la nostra escursione".

Athamanta contesta anche l’ordinanza comunale che "definisce ‘prevaricatrice’ rispetto agli interessi collettivi sui sentieri di montagna e in particolare il 174 di cui non esisterebbe variante, come avrebbe evidenziato un gruppo in avanscoperta su un altro percorso "lunghissimo, per lo più non tracciato e, quindi, pericoloso per chi ha il desiderio di attraversare quel luogo e ora non può più farlo. Queste vicende e questo principio di militarizzazione della montagna sono l’inizio di una nuova era di sfruttamento per le montagne. Le Apuane sono solo un esempio di quello che succede in tutti quei luoghi in cui gli interessi privati e i processi estrattivisti diventano padroni di un territorio. Con oggi si segna un nuovo allarmante passo di chi vorrebbe trasformare le Apuane soltanto in un distretto minerario, persino in una zona a protezione speciale interna al Parco. Questo ennesimo sopruso non può passare inosservato. Chiediamo che il Comune di Fivizzano, la Walton e le forze dell’ordine rispondano delle loro condotte. Che il mondo delle associazioni e della società civile si esprima su questo episodio e si impegni nella tutela e nella riapertura del 174".