New beach di nuovo in pista Riapre il club di Marina

Dopo sette anni di guai giudiziari finiti bene il locale riaccende la musica. Il titolare Neri: "Stasera accoglierò i clienti con una coppa di champagne"

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di Alessandra Poggi

Dopo sette anni di calvario giudiziario stasera riapre il ‘New beach club’ di Marina di Carrara. Il titolare Dino Neri ha ottenuto giustizia: il locale non occupa abusivamente il suolo demaniale. Così ha stabilito il Consiglio di Stato lo scorso settembre. Alla proprietà si contestava l’abusiva occupazione in base al codice della navigazione, ma alla fine la giustizia ha stabilito che le cose non stavano così. I guai per Neri (per decenni gestore della discoteca Alhambra di Sarzana) erano iniziati quando ci fu la compravendita dell’immobile, e l’imprenditore si era presentato in Comune per avviare l’iter amministrativo e ottenere una nuova concessione demaniale. In sostanza il diniego era legato alla concessione, che non poteva essere oggetto di compravendita e sarebbe rimasta in capo al vecchio proprietario. Tutta una serie di cavilli burocratici che hanno avvelenato la vita del titolare, che però non ha mai smesso di credere nella suacausa. E come detto dopo sette anni di calvario giudiziario stasera il locale sarà di nuovo aperto: "Stasera finalmente riaprirò il mio locale – commenta Dino Neri soddisfatto – e riceverò i miei clienti offrendo loro una coppetta di spumante. Avevo ragione io, l’ho sempre sostenuto, ma per dimostrarlo ho dovuto aspettare sette anni. Avrei dovuto aprire quindici giorni fa, ma dal Comune hanno preferito aspettare. Ho subito tanti torti e oggi finalmente posso dire che sono felice della sentenza. Potevo mollare tutto, ma sapevo di avere ragione e sono andato avanti per dimostrarlo. Il problema grave è che in Comune non ci sono impiegati o uffici in grado di guidare il cittadino attraverso la burocrazia, e quello che è successo a me è l’esempio lampante. Ho vinto a settembre e i sigilli sono stati tolti da tempo, ma nessuno dal Comune mi ha detto che potevo riaprire, hanno preferito aspettare che il caso andasse a sentenza. Già che ci siamo voglio dire che il mio locale non è un bordello. È una sala da ballo dove si passa la serata ballando in tutta tranquillità, visto che si tratta di un club e per entrare serve la tessera. A differenza di altri locali decido io la politica e senza tessera posso dire all’ubriaco di turno che non può entrare. Ho combattuto per la legalità, ma a Marina ci sono diversi locali che fanno ballare senza essere nella legalità. Marina ormai è un luogo dove i giovani non trovano cultura o attività adatte a loro, e quindi si limitano a sballarsi ed ubriacarsi, con le conseguenze che tutti conosciamo".