REDAZIONE MASSA CARRARA

Mussolini è ancora cittadino onorario

La scoperta è stata fatta da Anpi, Arci e 31 Settembre che ora chiedono la revoca. "Un passo necessario"

Il 24 maggio 1924 il Comune di Massa conferì la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini: adesso se ne chiede la revoca. Il fatto è stato scoperto di recente grazie a un libro di Mimmo Franzinelli, ’Il fascismo è finito il 25 aprile 1945’, dove si racconta appunto che diverse città italiane nel 1924 avevano conferito la cittadinanza onoraria al Duce. L’Associazione 31 Settembre di Massa ha cominciato a fare ricerche sul tema chiedendosi se anche Massa e Carrara avessero fatto altrettanto. E in effetti è stato così. Nicola Cavazzuti dell’Associazione 31 settembre spiega: "Abbiamo fatto diverse ricerche, con l’Anpi, l’Arci e l’Associazione Benetti, e abbiamo seguito un percorso che ci ha portato a trovare la documentazione che conferiva la cittadinanza onoraria massese al Duce. Abbiamo individuato la delibera del consiglio comunale nell’Archivio di Stato. Siamo riusciti a trovare anche la delibera del consiglio comunale di Carrara, datata 18 maggio 1924. Com’è successo in tanti Comuni, non risulta a oggi che la cittadinanza onoraria sia stata revocata, quindi come forze culturali e storiche dell’antifascismo vogliamo intraprendere la strada della revoca".

"Basta un atto dell’amministrazione comunale di Massa – continua Cavazzuti – e con il consigliere Alberti proporremo un ordine del giorno che verrà presentato a Massa e a Carrara in cui si chiederà la revoca. Le motivazioni per noi sono lampanti: in due Comuni Medaglia d’oro al valore civile e luoghi di Resistenza non possiamo non revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. E’ necessario che i consigli comunali, se hanno ancora un’onestà intellettuale, facciano questo passo necessario. Lo hanno già fatto ad Aulla, altri Comuni invece si sono opposti. Noi crediamo ottimisticamente che Massa, per il suo passato, per le stragi, per il collaborazionismo del regime fascista, non abbia alcuna difficoltà a far passare questo ordine del giorno".

"Non è stato facile trovare le carte – aggiunge Elena Cordoni, presidente dell’Anpi –. Noi continueremo la ricerca e coinvolgeremo tutti i consiglieri dell’Anpi. Dobbiamo rivolgerci ai Comuni con questo obiettivo: la revoca della cittadinanza onoraria al Duce, lasciando tempo alle amministrazioni che verifichino che non ci siano già stati processi di annullamento".

Più duro il consigliere comunale Stefano Alberti: "Purtroppo – afferma – non ho mai creduto all’adesione dell’antifascismo di questa amministrazione comunale. Abbiamo visto con quanta lentezza si sta intitolando il ponte al presidente Sandro Pertini. Questa esaltazione della figura di Bellugi, poi, mi rammarica perché qua si tratta di leggere la storia e non si può non rendersi conto che la storia racconta una realtà di Bellugi ben diversa da quella che si vuol far passare. Non possiamo esaltarlo come scrittore e poi in realtà era uno squadrista che parlava di azioni di sanificazione della nostra città dalle ’zecche’. Sono ottimista però e credo che la revoca della cittadinanza onoraria Mussolini avverrà".

Margherita Badiali