
Mario Battistini
Massa, 19 dicembre 2020 - Una missione prima che una professione. Così il dottor Mario Battistini ha vissuto fino alla fine il suo ruolo di medico: è morto giovedì, all’età di 73 anni, nel dolore della moglie Emma, del figlio Marco, dei parenti e di tutti coloro che lo avevano conosciuto e apprezzato per le sue doti umane e professionali nella sua lunga carriera. I pazienti erano come una seconda famiglia: per loro c’era sempre. Anche nei momenti più difficile, anche quando la tremenda malattia che lo aveva colpito alcuni anni fa sembrava portare via tutte le energie. Ma Battistini ha combattuto.
E ha vinto più volte, come sottolinea il figlio Marco (consigliere comunale della Lega) nel bellissimo ricordo che ha affidato ai social.
"Mio babbo in dieci lunghi anni di malattia ha vinto innumerevoli volte: tre anni e mezzo fa il giorno in cui è riuscito a andare in pensione al limite massimo di età. L’ha vinta perché ha avuto il tempo di conoscere bene la Silvia, oggi mia moglie. L’ha vinta quindi lo scorso 5 settembre quando è riuscito a partecipare al mio matrimonio godendosi tutta la giornata in allegria e felicità. Nessuno è immortale su questa terra e rientra nell’ordine delle cose naturali che un figlio sopravviva al proprio padre e questo momento per me oggi è arrivato, lasciandomi un vuoto enorme. Quali sono stati i suoi segreti per riuscire a battere qualsiasi calcolo statistico di sopravvivenza data la sua malattia? Sicuramente un’ enorme fiducia nella scienza e nella ricerca. Una grandissima forza di volontà che per 12 volte lo ha portato sotto i ferri senza paura. Una grande fede. Mi manchi già ma sono certo che ci rivedremo e nel frattempo io cercherò di continuare ad affinare e mettere in pratica tutti i preziosi insegnamenti.
Per chi volesse, anziché fiori può fare una donazione all’Airc (Associazione Italiana Ricerca contro il Cancro)". Un prezioso ricordo arriva anche da Carlo Manfredi, presidente dell’Ordine dei Medici di Massa Carrara, di cui Battistini era vicepresidente: "La sua figura era una sintesi perfettamente integrata dell’uomo, del medico e del difensore dei valori fondanti della professione. Il rispetto della vita, della salute fisica e psichica degli individui e della dignità della persona prima di tutto. Il rigore scientifico e le abilità cliniche quale premessa del buon esercizio della medicina. Ed anche il suo contributo alle attività dell’Ordine è stato prezioso e di grande qualità. Esprimiamo, a nome di tutti gli iscritti, le più sentite condoglianze alla vedova Emma ed al figlio Marco". I funerali si svolgeranno sabato 19 dicembre alle 15 alla chiesa di Mirteto.