ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Morto dissanguato in reparto. La procura ascolta i sanitari

Nove avvisi di garanzia al personale che ha firmato la cartella clinica dell’84enne deceduto alle cure intermedie

Alle cure intermedie del Monoblocco un uomo di 84 anni è stato trovato morto in un lago di sangue. La procura ha aperto un’inchiesta

Alle cure intermedie del Monoblocco un uomo di 84 anni è stato trovato morto in un lago di sangue. La procura ha aperto un’inchiesta

Carrara, 222 febbraio 2024 – Li hanno iscritti nel registro degli indagati per consentire loro di avvalersi di un legale in occasione dell’autopsia. Sono nove gli avvisi di garanzia scattati nel reparto di cure intermedie del Monoblocco.

La Procura li ha disposti dopo la morte per dissanguamento dell’84enne trovato dal personale sanitario in una pozza di sangue martedì 13 febbraio. Un decesso anomalo che ha imposto al primario Mario d’Amico e alla direttrice Monica Guglielmi di chiamare i carabinieri. Gli avvisi di garanzia riguardano solo il personale che era in servizio quella notte. Alle cure intermedie del Monoblocco lavorano nove medici, tredici infermieri e 6 Oss.

"Gli avvisi di garanzia sono arrivati solo ai sanitari che hanno firmato la cartella clinica – spiega il dottor Mario D’Amico –, come disposto dalla legge Gelli dell’8 marzo 2017. In base alla legge sulla responsabilità sanitaria si perseguono coloro che hanno firmato la cartella clinica. Dopo di che ci sarà una scrematura". L’illecito che viene contestato agli imputati è quello di reato colposo, che come recita l’articolo 6 della legge Galli "disciplina la responsabilità colposa per morte o per lesioni personali in ambito sanitario". In sostanza è previsto che se l’omicidio colposo o le lesioni personali colpose sono commessi nell’esercizio della professione sanitaria, si applicano le pene previste in caso di condotta negligente o imprudente del medico.

«Solo se l’evento si è verificato a causa di imperizia la punibilità è esclusa – specifica sempre l’articolo 6 –, purché risultino rispettate le raccomandazioni previste dalle linee guida, o in mancanza di queste, le buone pratiche clinico-assistenziali, sempre che le raccomandazioni previste dalle linee guida risultino adeguate alle specificità del caso concreto". A chiamare i carabinieri dopo che l’anziano è stato ritrovato privo di vita nel suo letto di degenza, lo ricordiamo, è stato il personale medico delle cure intermedie del Monoblocco. In attesa dell’autopsia sono stati ascoltati i nove indagati presenti in reparto quando l’84enne è deceduto.