
Rosanna Viaggi, Cristina Bencivinni, Auro. ra Mosti, la piccola Aurora e Franco
Doppia festa oggi alle 18 al Caffè Crema di via Roma. Il locale di Cristina e Franco Bencivinni oltre a tagliare il traguardo dei cinquant’anni, dopo quattro settimane di lavori riapre al pubblico con un nuovo look. Una nuova veste che ricalca l’arte che si respira in città, ma anche il marmo delle Apuane, due dimensioni identitarie di Carrara. Un bar al passo con i tempi che i titolari hanno voluto rinnovare proprio per seguire le nuove tendenze legate all’aperitivo e all’apericena.
Oltre ad aver arricchito la drinklist alcolica il Caffè Crema servirà anche cocktail analcolici a base dei nuovi liquori zero alcol, così da proporre spritz, Mojito, Martini e altri classici senza il rischio di perdere la patente. Tutto l’arredamento del bar è stato cambiato e all’interno sono state realizzate delle pitture dall’artista Gaia Pivac, che le ha realizzate direttamente sui muri. Nuovo look anche per il dehors e i posti a sedere in esterno, incorniciati da piante di strelitzia giganti di due metri di altezza. Il richiamo alla pietra naturale oltre agli arredi interni sarà affidato alle zuccheriere, realizzate in marmo da Cibart di piazza Alberica.
"Festeggiamo cinquant’anni di attività e il nuovo look del locale – racconta Cristina che assieme al fratello Franco e alla figlia Aurora Mosti gestisce il bar della centralissima via Roma –. Abbiamo deciso di ampliare l’offerta di cocktail perché ci siamo resi conto che sono cambiate le esigenze della clientela. L’aperitivo sarà la nostra punta di diamante con taglieri anche vegani, vegetariani e senza glutine così da accontentare tutti. Il bar continuerà ad essere specializzato nelle occasioni dall’aperitivo alla cena – prosegue Cristina –, e con questo cambiamento abbiamo voluto raccogliere gli stimoli lanciati dai nostri clienti a migliorare e a specializzarci negli aperitivi e apericena".
Il bar della famiglia Bencivinni, giunto con la piccola Olivia alla quarta generazione, negli anni è diventato un punto di riferimento per i carrarini, ma anche per i numerosi studenti che frequentano l’Accademia di belle arti, da qui l’idea di arricchire il locale con dipinti e opere d’arte, in linea con gli studi scelti da questi futuri artisti. Non poteva mancare una parte dedicata al dialetto con alcune frasi dipinte direttamente sui muri.
Alessandra Poggi