Metalmeccanica. Luci e ombre del settore. Baker Hughes vola. Ma preoccupa la Skf

L’analisi approfondita durante l’assemblea di Uilm a Fornaci di Barga. Saisi: "L’azienda svedese ha vissuto a fine 2023 giornate di fermo". Le note liete arrivano dalla nautica: "Ordini per i prossimi 3 anni".

Metalmeccanica. Luci e ombre del settore. Baker Hughes vola. Ma preoccupa la Skf

Metalmeccanica. Luci e ombre del settore. Baker Hughes vola. Ma preoccupa la Skf

Una nautica che va a gonfie vele, almeno fino a tutto il 2026, Baker Hughes che vive un momento d’oro ma anche una Skf che preoccupa i sindacati. Sono le luci e ombre del settore metalmeccanico nella provincia al centro dell’attivo di tutti i delegati della Uilm Toscana mercoledì nella sede di Kme Italy a Fornaci di Barga intitolato ‘Obiettivo contratto’, alla presenza del segretario generale Uilm nazionale Rocco Palombella, del coordinatore regionale Uilm Toscana, Vincenzo Renda, del segretario regionale Uil Toscana, Paolo Fantappiè, e dei segretari Uil e Uilm area nord Toscana, Franco Borghini e Giacomo Saisi. La piattaforma proposta per il rinnovo mette al centro un concetto ben chiaro, come spiega Saisi: "L’obiettivo è più salario con meno orario, con la richiesta di un aumento di 280 euro nel prossimo triennio. Vogliamo comunque aprire una seria discussione con la controparte datoriale sul contratto nazionale per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario".

Non si è parlato solo del rinnovo del contratto e in particolare Saisi ha fatto un focus specifico sulla situazione dei comparti del metalmeccanico sulle due province. "Molto bene la cantieristica navale su Versilia e Carrara che sta godendo di ottima salute con una visibilità di ordini almeno fino a tutto il 2026 e parte del 2027. A preoccupare è il pericolo di saturazione del mercato e una forte crescita delle vendite di usato, tanti cantieri si stanno attrezzando e specializzando nel Refit. La problematica di questo settore è il forte utilizzo di appalti e subappalti che creano problemi di sicurezza e di regolarità contrattuale" ha evidenziato Saisi che su Baker Hughes ha detto che "sta vivendo un momento d’oro con un forte aumento degli ordini con visibilità fino al 2027, all’interno ci sono molte aziende metalmeccaniche sindacalizzate che lavorano in appalto e godono di ottima salute".

Preoccupa Skf: "Dopo anni di andamento positivo con accordi sindacali che prevedevano turnazioni per un maggior utilizzo degli impianti oggi sta vivendo un periodo con alcuni problemi. – ha detto Saisi -. Nell’ultimo trimestre del 2023 ci sono state giornate di fermo totale utilizzando la cassa integrazione, alcuni contratti di somministrazione in scadenza non sono stati rinnovati e altri da full time sono passati a part time. La situazione legata al mercato internazionale ci preoccupa". Skf è una azienda svedese fondata nel 1907 operante nel settore di cuscinetti volventi, tenute, meccatronica, servizi e sistemi di lubrificazione. Il nome è composto dalle iniziali di “Svenska Kullagerfabriken”, fabbrica svedese di cuscinetti. In Italia Skf è presente con tre società: Industrie Spa, Seals Italy Spa e Metal stamping Srl, che hanno in totale 14 unità produttive dislocate su tutto il territorio nazionale. Industrie, la principale società italiana del gruppo, conta 8 stabilimenti produttivi: Airasca, Cassino, Massa, Modugno, Pianezza, Poggio Rusco, Verona, Villar Perosa. L’impianto apuano in via San Colombano, sorge su un’area di circa 30mila metri quadrati di cui 7.160 sono coperti e ospitano 7 canali di produzione: 3 per i cuscinetti Y, 1 per la lavorazione dei supporti in ghisa, 3 per la produzione di cuscinetti Carb, Srb, ralle e prodotti customizzati.