
Un momento della cerimonia a Forno e, a sinistra, la piantumazione di. uno dei due nuovi alberi della pace
Dalla festa dell’albero a quella della pace e della memoria. Giornata indimenticabile per i bambini della scuola a tempo pieno ’Marcello Garosi’ di Forno. Sono state messe a dimora nel costituendo ’Parco della pace XIII giugno’, grazie a un progetto avviato dall’associazione culturale Eventi sul Frigido e la scuola di Forno, due piantine: un melo dedicato a don Vittorio Tonarelli, il parroco di Forno durante i giorni del’eccidio, medaglia d’argento al merito civile, e un melograno dedicato al piccolo Elio Del Sarto, la vittima più giovane della strage nazifascista di Forno il 13 giugno 1944. Il parco sta prendendo forma e, a sorpresa per i bambini, l’associazione Eventi sul Frigido, tra gli alberi ’Marcello’ e ’Vittorio’, ha installato la ’Panchina della pace’. Una panchina che verrà dipinta dai bambini con i colori della pace in occasione dell’inizio del prossimo anno scolastico, intorno alla Giornata mondiale della pace del 21 settembre.
Erano presenti alla manifestazione l’assessore alla cultura e all’istruzione, Monica Bertoneri, che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale complimentandosi con i promotori dell’iniziativa, che rientra e anticipa le celebrazioni per l’81° anniversario della strage di Forno. "Crescendo, come questi alberi – ha detto Bertoneri rivolta ai bambini – potrete portare con voi il vostro messaggio di pace e rispetto, importante soprattutto in questo momento che stiamo vivendo". Un messaggio rafforzato da don Ernesto Zucchini, parroco di Forno: "La pace nasce nel cuore di ciascuno di voi, amate la pace, amate tutti. Chi uccide la pace, uccide l’amore". La cerimonia è stata introdotta da Angela Maria Fruzzetti, ideatrice del progetto che segue dal 2021, con il primo albero di cachi dedicato a Ciro Siciliano, medaglia d’oro al merito civile.
Hanno portato il saluto Elena Cordoni, presidente dell’Anpi, e Giancarlo Rivieri, presidente della Fivl, che ha ricordato ai bambini la bellezza di un albero che cresce insieme a chi lo mette giù: "Da bambino – ha detto – piantai due alberi durante una manifestazione. Ebbene, quando oggi passo con la mia famiglia, lo ricordo sempre: quelli sono i miei alberi. E voi farete altrettanto". Rispetto della natura, dell’ambiente, del mondo circostante e soprattutto memoria per non dimenticare chi ieri ha perso la vita in quel luogo per riscattare la libertà, luogo dove simbolicamente crescono piante da frutto. Erano presenti anche il fratello di Elio, Enrico, e la figlia Enrica. La storia del piccolo Elio è raccontata nel volume ’Vittime civili Danni collaterali’ di recente pubblicazione. Erano presenti anche le associazioni fornesi Occhioni e Magrini e i Fanti Valenti. Un ringraziamento al Comune, per le operazioni di interramento delle piantine e pulizia dell’area, e alle docenti della scuola di Forno, sensibili alle tematiche.