"Meccanismi ingiusti e stipendi ormai inadeguati"

Chiedono la stabilizzazione attraverso graduatoria di merito e di servizio

"Meccanismi ingiusti e stipendi ormai inadeguati"

Protestano i precari della scuola

La protesta contro le modalità di reclutamento degli insegnanti è cominciata sui social ed ha unito moltissimi. Numerosi hanno aderito anche nella provincia di Massa Carrara, ma preferiscono rimanere anonimi perché metterci la faccia non sempre paga. Hanno deciso così di parlare attraverso il gruppo Movimento Educazione Senza Prezzo che unisce gli insegnanti da nord a sud ed è pronto a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati.

"Tantissime le ingiustizie subite da noi insegnanti considerati come dei bancomat, compreso un meccanismo di assegnazione dei posti che ha creato difficoltà serie e iniquità per le lavoratrici e i lavoratori del mondo scuola. Denunciamo anche il fatto che gli stipendi dei docenti italiani, quand’anche fossero di ruolo, sono tra i più bassi d’Europa, come certificato dal rapporto Ocse “Education at a Glance 2023”, mentre i precari con supplenze non annuali spesso vedono i loro stipendi tardivamente, rimanendo di fatto per mesi senza retribuzione. Le sigle sindacali, da cui ci saremmo aspettati una difesa forte dei diritti dei docenti, hanno avallato tali logiche di mercato, prova ne è il fatto che spesso sono i sindacati stessi ad organizzare corsi formativi che richiedono soldi, seppur a prezzi decisamente inferiori. Per questo nasce il Movimento ESP: per affermare che il valore dei docenti e la loro stabilità economica non possono dipendere dal costo di corsi di formazione, più o meno necessari. Serve una scuola diversa."

Quelle del Movimento sono richieste semplici e soprattutto che dovrebbero essere normali in un paese democratico, e che non complica la vita ai propri insegnanti a seconda di come tira il vento. "Revisione dell’ordinanza sui corsi abilitanti; graduatorie di merito con scorrimento annuale per l’attuale e per i prossimi concorsi; revisione dell’attuale sistema di certificazioni, stabilizzazione dei docenti attraverso un doppio canale: quello della graduatoria di merito e della graduatoria di servizio; creazione di una cabina di regia stabile per la scuola; retribuzione adeguata. La scuola che vorremmo è una scuola che valorizza i propri docenti, li guida e li forma, se ancora necessario, senza che questi debbano pagare – commenta il portavoce del Movimento Alessandro Mannino – Vogliamo una scuola democratica, gratuita e accessibile, non classista."

A.B.