Maturità tra Covid, virtualità e leggi razziali

Primo test per gli studenti di classico e scientifico, che hanno scelto Verga, pandemia e città del futuro. Oggi le prove di indirizzo

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Il conto alla rovescia è finito ed è tempo di tornare ancora una volta sui banchi per la prova più complessa e, in fondo, emozionante. Al via l’esame di maturità, tornato da quest’anno nella modalità classica delle tre prove scritte e dell’esame orale. Nei due anni di pandemia le prove scritte avevano infatti lasciato spazio ad un unico esame orale.

Ieri mattina gli studenti hanno dovuto affrontare la prima prova con la stesura del tema. Le tracce sono state trovate interessanti dai giovani massesi e hanno consentito loro di esprimersi su argomenti molto diversi. Abbiamo parlato con alcuni ragazzi del liceo classico Rossi e del liceo scientifico Fermi. Hanno potuto spaziare da Giovanni Verga al Covid, da Liliana Segre all’iperconnessione, quest’anno nelle tracce anche la musica, Giovanni Pascoli e i cambiamenti climatici. La tipologia A aveva come soggetti Giovanni Pascoli con “La via ferrata“, tratta dalla raccolta "Myricae, l’ultima passeggiata", scritta dal poeta proprio nel periodo del suo insegnamento al liceo classico Pellegrino Rossi di Massa, che ha come tema portante il progresso e i pericoli che questo comporta e Giovanni Verga con il brano della novella “Nedda“. Nessuno degli studenti con cui abbiamo parlato però, ha scelto Pascoli perché è stato trovato molto complesso. E’ tornato poi il tema delle leggi razziali e della Shoah con un brano toccante intitolato “La sola colpa di essere nati“ di Gherardo Colombo e Liliana Segre, nella quale quest’ultima racconta l’espulsione dalla scuola a causa delle leggi razziali, quando era ancora bambina, il trauma che questo le ha causato ma anche l’odio feroce e irrazionale da parte sia di conoscenti che di semplici sconosciuti.

Poi tra le tracce è comparso anche il tema attualissimo delle nuove tecnologie digitali: quest’anno è stata proposta una riflessione a partire dal testo intitolato “Tienilo acceso: posta, commenta, condividi, senza spegnere il cervello“, di Vera Gheno e Bruno Mastroianni. Gli autori sono andati a delineare le difficoltà legate al mondo virtuale, evidenziando quanto esso sia in grado di andare a influire sulla vita reale. Gli studenti sono stati chiamati a riflettere sulle tematiche, le potenzialità e sui rischi di un mondo che va sempre più veloce. Quest’anno c’era poi anche il tema della musica. È stato scelto un testo tratto da Oliver Sacks, “Musicofilia“. Agli studenti è stato chiesto un ragionamento sul potere che la musica esercita sugli esseri umani. La traccia di attualità, ha fatto invece affrontare la prima prova sulla pandemia partendo dal testo di Luigi Ferrajoli “Perché una Costituzione della Terra“? Infine, ai maturandi è stato proposto un discorso pronunciato alla Camera da Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica 2021, sui cambiamenti climatici.

Margherita Badiali