DANIELE ROSI
Cronaca

Matteucci propone la democrazia diretta

Il candidato sindaco è nato a Milano, ma da anni ha uno studio notarile nella nostra città: "Carrara diventerà come l’Atene di Pericle"

di Daniele Rosi

Democrazia diretta con il popolo al primo posto. E’ l’idea politica presentata dal candidato sindaco Alessandro Matteucci, notaio di professione, con la sua lista civica denominata semplicemente "Carrara". In un incontro al polo Giannotti di San Martino, il candidato sindaco originario di Milano ma da anni con uno studio notarile in città, ha esposto alcuni punti del suo programma politico, soffermandosi soprattutto sull’idea del sindaco come rappresentante di una comunità che sia a disposizione del cittadino. "Mi sono immedesimato in un carrarino pensando alla delusione che possa aver accumulato in questi anni di politica - spiega Matteucci - e su cosa non abbia funzionato. Mi sono sentito la responsabilità di provare a cambiare qualcosa di un sistema che ha portato solo alti costi sociali e politici". Con l’aiuto di uno schema piramidale, il candidato sindaco ha poi mostrato la sua idea di democrazia, auspicando l’avvento di un sistema in cui il popolo sia allo stesso tempo giudice e datore di lavoro della stessa amministrazione. "La mia idea politica è per una democrazia diretta - illustra il candidato sindaco - proprio come avveniva nella Atene di Pericle e che, andando a tempi molto più recenti, vige ad esempio in Svizzera. Il popolo deve essere al vertice, proprio come detto dalla carta costituzionale. Nel mio sistema non devono esserci pregiudizi di sorta o politica impostata come se fosse una tifoseria contro l’altra".

Sulle annose questioni cittadine, come ad esempio l’estrazione del marmo, lo spopolamento del centro storico e la ricerca di occupazione, il candidato sembra avere idee chiare. "Non devo essere io a prendere una decisione perché come sindaco, nella democrazia diretta, rappresento una metafora stessa dell’individuo. Deve essere il popolo a prendere le decisioni - sottolinea Matteucci - con dibattiti pubblici e incontri in cui affrontare le varie proposte che verrano messe sul tavolo". Un’idea che, al momento, è ancora sulla carta, per ammissione dello stesso Matteucci, che entro qualche settimana spera di ricevere adesioni al suo programma. "Se entro il 31 di marzo non avrò raccolto almeno l’adesione di cinquanta persone nella squadra, ritirerò la mia candidatura - ammette -. Chi fosse interessato può contattarmi".