Mattarella per la festa del VII Luglio. Il consiglio invita il Presidente

Ieri la seduta solenne in occasione dell’anniversario della Liberazione. Il ricordo dell’Anpi per Giorgio Mori

Mattarella per la festa del VII Luglio. Il consiglio invita il Presidente

Mattarella per la festa del VII Luglio. Il consiglio invita il Presidente

Richiesta la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alle celebrazioni del VII luglio 2025. La proposta è stata avanzata dal consiglio comunale solenne per il 79esimo anniversario della Liberazione di Carrara in una sala gremita. "In piena Seconda guerra mondiale le donne sono scese in piazza contro l’ordine del comando tedesco di evacuazione - ha letto il presidente del consiglio Cristiano Bottici -. Alla nostra città è stata concessa la medaglia d’oro al merito civile. Il prossimo anno ci attiveremo affinché il Presidente Mattarella partecipi alle manifestazioni per testimoniare con lui l’atto eroico che riafferma le donne nella società". Tutto nella cornice del consiglio che ha portato in Piazza 2 Giugno molti studenti "e noi ci rivolgiamo a loro - ha poi proseguito Bottici - con fatti risalenti a 79 anni fa. Il sacrificio di tanti per un’Italia libera e democratica. Importante tramandare la storia alle nuove generazioni". Ricordare per non dimenticare in un periodo "dove venti di guerra spirano da più parti - ha aggiunto la sindaca Serena Arrighi -. Oggi festeggiamo l’esempio dei carraresi e di chi ha lottato per la libertà". Presenti alle celebrazioni anche il prefetto Guido Aprea, il questore Santi Allegra, il comandante dei carabinieri, Americo Di Pirro, poi il tenente colonnello dei carabinieri, comandante della compagnia di Carrara, Cristiano Marella, la comandante della Capitaneria di Porto, Monica Selene Mazzarese, il dirigente del commissariato, il vicequestore Pietro Scaramella e Alessia Rizzi della Guardia di finanza. "I giovani esprimono entusiasmo e speranza in un positivo rinnovamento - ha poi commentato la presidente dell’Anpi Almarella Binelli -. La giornata di oggi che ricorda la liberazione è dedicata a Giorgio Mori, a Cesarina Tosi e Nando Sanguinetti". Poi un video, un’intervista quando Mori aveva 99 anni. "Se noi imbevuti di fascismo siamo riusciti a cambiare le cose, i giovani di oggi devono avere la speranza di libertà dell’antifascismo - aveva sottolineato Mori -. Abbiamo fatto una lotta politica e sociale, questo è quello che mi ha spinto a diventare partigiano a scegliere la montagna". A concludere le parole dello storico Gualtiero Magnani. "Prima della liberazione i fascisti contavano su 300 soldati. Gli ufficiali tedeschi erano alla Padula e altri occupavano la scuola Marconi. Dall’altra parte 14 formazioni di partigiani come la Gino Menconi che superava le 100 unità. Infine i gruppi delle Squadre di azione popolare (Sap) che operavano di nascosto".