MICHELE SCUTO
Cronaca

’MassAiuta’ da record. Raccolte 9 tonnellate di generi alimentari

Oltre 130 volontari in azione in 9 supermercati. Ora saranno distribuiti ai poveri. Mangiaracina elogia e ringrazia associazioni, aziende, parrocchie e istituzioni.

Oltre 130 volontari in azione in 9 supermercati. Ora saranno distribuiti ai poveri. Mangiaracina elogia e ringrazia associazioni, aziende, parrocchie e istituzioni.

Oltre 130 volontari in azione in 9 supermercati. Ora saranno distribuiti ai poveri. Mangiaracina elogia e ringrazia associazioni, aziende, parrocchie e istituzioni.

Una città che si riconosce in un gesto. Massa ha riscritto, con cuore e coraggio, la parola solidarietà con oltre 9 tonnellate di generi alimentari raccolti in un solo giorno. Un’impresa collettiva che ha superato le 8,5 tonnellate del 2024 e che conferma l’iniziativa ’MassAiuta’ come l’appuntamento civico più potente e autentico della città. Supermercati (Esselunga, Carrefour, Ekom, Conad e Sigma), volontari, imprese, parrocchie e semplici cittadini: tutti hanno fatto la loro parte. Il sindaco Francesco Persiani ha parlato del "volto più bello della nostra comunità", lodando l’unità e la generosità di Massa e ribadendo il pieno sostegno dell’amministrazione a iniziative come questa.

Nei prossimi giorni i beni raccolti saranno distribuiti alle famiglie bisognose attraverso le cinque associazioni del ’Tavolo solidale’: Caritas, Croce Rossa, Misericordia San Francesco, L’Abbraccio e Fondazione Ant. Ma dietro l’organizzazione capillare e la capacità di mobilitare l’intera comunità c’è la regia dell’assessorato alle Politiche sociali guidato da Francesco Mangiaracina.

Mangiaracina, qual è stato l’aspetto più complesso in questa 2ª edizione di ’MassAiuta’?

"Coordinare oltre 130 volontari su 9 punti vendita in un’unica giornata non è semplice, ma è anche il cuore di questo progetto. La parte più delicata è stata far combaciare le esigenze logistiche delle associazioni, dei supermercati e delle aziende partner, garantendo allo stesso tempo un’immagine unitaria, coerente e riconoscibile. Ma la risposta delle persone coinvolte è stata straordinaria".

C’è un prodotto che è risultato più difficile da raccogliere?

"L’olio extravergine d’oliva è da sempre tra i prodotti meno donati, sia per il costo che per il formato. Anche i prodotti per l’infanzia, come omogeneizzati o latte in polvere, sono difficili da raccogliere in quantità. Per fortuna, proprio in questi ambiti sono arrivati due gesti importanti: Baker Hughes ha donato 200 bottiglie di olio e Skf ha acquistato 600 euro di prodotti per bambini, coordinandosi con le associazioni (oltre a Evam che ha fornito 500 bottiglie d’acqua che accompagneranno i pacchi per le famiglie). Un bel segnale di sinergia".

In che modo vengono selezionate le famiglie beneficiarie?

"Tutti i beni raccolti vengono suddivisi tra le cinque associazioni del ’Tavolo solidale’, che hanno una mappatura precisa delle famiglie in difficoltà sul territorio. La distribuzione avviene in modo capillare, rispettoso e basato sul bisogno reale, a volte in sinergia con i Servizi sociali comunali. È un lavoro silenzioso, ma fondamentale".

Il coinvolgimento dei giovani è stato notevole...

"I giovani di Rotaract, Leo Club e gli scout di Agea sono stati entusiasti e fondamentali. Credo che serva continuare a coinvolgerli attivamente nella progettazione, dando loro fiducia e responsabilità. La chiave è non relegarli a ruoli marginali. Se si sentono utili e riconosciuti, il loro impegno diventa costante".

Ci sono altre imprese del territorio interessate a contribuire in futuro?

"Sì, dopo il successo di questa edizione diverse realtà hanno mostrato interesse a partecipare nel 2026. ’MassAiuta’ ha dimostrato che solidarietà e impresa possono camminare insieme. Le aziende coinvolte si sono sentite parte di qualcosa di concreto, utile, vicino al territorio".

’MassAiuta’ potrebbe diventare un modello esportabile?

"Assolutamente sì. È un format semplice ma potente, perché mette insieme volontariato, associazioni, aziende, parrocchie e istituzioni in una sola giornata. La sua forza sta anche nella credibilità: è un’iniziativa ufficiale del Comune di Massa, promossa e comunicata in modo chiaro, con volontari riconoscibili e la garanzia che tutto viene poi distribuito a chi ne ha davvero bisogno. Questo genera fiducia nei cittadini che hanno donato con convinzione: riconoscibilità e serietà fanno la differenza".

Che cosa ha colpito di più l’assessore?

"La determinazione dei volontari, rimasti ai banchetti con temperature altissime, per ore, col sorriso e lo spirito giusto. Ma da assessore, ciò che mi rende davvero orgoglioso è la rete che stiamo costruendo attorno al ’Tavolo solidale’ comunale. Grazie al lavoro quotidiano di realtà come Caritas, Misericordia, Croce Rossa, Cooperativa L’Abbraccio e Fondazione Ant siamo riusciti a creare un meccanismo organizzato che interviene durante tutti i periodi dell’anno, efficace e profondamente umano. Senza la loro esperienza, competenza e radicamento sul territorio, nulla di tutto questo sarebbe stato possibile".

C’è un aneddoto che vuole condividere?

"Una signora mi ha avvicinato fuori da un supermercato per raccontarmi che qualche mese fa aveva ricevuto un pacco alimentare da una delle associazioni in un momento difficile della sua vita. Nonostante oggi non viva una situazione facile, ha voluto donare comunque qualcosa, dicendo che era il suo turno per aiutare gli altri. Un momento toccante. E poi il conteggio finale al deposito, la sera, con i volontari esausti ma felici: quando abbiamo raggiunto le 9 tonnellate, c’è stata un’esplosione di gioia".

Michele Scuto