REDAZIONE MASSA CARRARA

Masero, il progetto di rilancio non convince

Licciana Nardi, i 400mila euro per i lavori di restyling della zona vengono mal digeriti dai residenti che ora criticano il Comune

"Vedremo cosa succederà a marzo". Il progetto che interessa il Masero di Terrarossa, per oltre 400mila euro, sta facendo discutere la popolosa frazione del Comune di Licciana Nardi, tra polemiche e disagi ancora da risolvere. Lo sa bene un residente, che ha inviato una lunga lettera al sindaco Renzo Martelloni per chiedere spiegazioni. "Abito in via Paesi Bassi da oltre sedici anni - scrive - e sono molto lieto della notizia dei contributi, anche se i problemi sono altri e riguardano direttamente numerose famiglie che anni fa acquistarono appartamenti in questa zona per vedersi, dopo pochi anni, annullare l’agibilità, una beffa con la quale gli abitanti del Masero convivono amaramente da oltre un decennio e sulla quale il Comune di Licciana detiene qualche responsabilità. Al Masero siamo stati per oltre 10 anni senza illuminazione e con le strade dissestate, ben vengano 400 mila euro, non si farà granché ma sempre meglio del nulla cui siamo abituati".

Le domande poste al primo cittadino sono dirette. "Il pool di esperti messo in campo - si legge ancora - fu previsto proprio per tentare di risolvere l’annosa questione dalla lottizzazione, non ha risolto un bel niente per chi abita nella zona. Serviva proprio pagare consulenti esterni per chiedere un finanziamento? Cosa c’entra il percorso ciclopedonale del percorso ex-ferrovia? Quello è già a posto, una critica sola riguardo la già esistente ciclopedonale: se io entro dalla zona di fronte alla farmacia andando a destra verso Terrarossa il percorso è ben asfaltato ma non c’è illuminazione, mentre semi dirigo verso Aulla il percorso non è asfaltato ma c’è l’illuminazione. Si parla della sistemazione dei parchi giochi: ebbene qui al Masero non dovete sistemarli, dovete farli. Siccome si parla di dare qualità e vivibilità alla nostra zona del Masero, la domanda sorge spontanea: conservo tante mail inviate ad Arpat, Asl, Polizia municipale, per la grande tettoia in eternit che non è ancora stata rimossa, alla faccia della salute di chi abita al Masero di Terrarossa. C’è stata anche una lettera con raccolta di firme di persone che vivono al Masero, che descrive un problema di vivibilità, visto che attività insalubri sono poste a pochi metri dalle abitazioni. Senza dimenticare che da oltre un decennio i camion non dovrebbero sostare nel piazzale e invece si trovano lungo il breve tratto della Via Francigena. Anche qui il comune è assente, abbiamo la sensazione di non essere presi seriamente. Vedremo cosa succederà quando saranno investiti i contributi".

Monica Leoncini