
Michele Bertilorenzi, giovane fumettista massese di successo
Massa, 30 dicembre 2019 - Dai primi disegni alle collaborazioni con Marvel e Dc. È così che si riassume il percorso artistico del fumettista massese Michele Bertilorenzi. Una vita dedicata interamente al fumetto: la sua più grande passione. Una passione che lo accompagna fin da bambino quando, uscito da scuola, trascorreva interi pomeriggi sui fogli da disegno. L’amore per il fumetto non è mai svanito e negli anni si è rafforzato sempre più, fino a diventare per Bertilorenzi l’unica ragione di vita. "Non so come sia nata la mia attrazione incontrollata per il disegno – dice il fumettista apuano –. So solo che è sempre stata presente nella mia vita". La sua carriera da artista inizia quando decide di frequentare l’Istituto d’arte a Massa. Lì, Bertilorenzi ha la possibilità di coltivare il suo amore per l’arte e per il disegno. Successivamente si sposta a Firenze per specializzarsi alla scuola di fumetto "TheSign – Comics and Arts Academy", dove attualmente è docente di Fumetto fantasy e fantascienza. L’accademia è per lui soltanto l’inizio di una grande carriera, costellata di tante e importanti collaborazioni. Tra le quali spiccano senza dubbio quelle con Bonelli e i noti editori americani Marvel e Dc, per i quali il nostro fumettista ha realizzato alcuni importanti episodi. "Per Marvel – spiega Bertilorenzi – ho avuto la possibilità di mettere mano su eroi storici come Daredevil, il Punitore, Daken e vari personaggi di “X-Man“. Per quanto riguarda la Dc invece ho lavorato per il suo brand, Vertigo, realizzando la graphic novel “The Chill“". Oltre ai lavori richiesti dagli editori, il fumettista massese si è cimentato anche nella creazione di alcuni personaggi tutti suoi.
"Insieme al mio amico e scrittore Tommaso Destefanis – racconta Bertilorenzi – ho fondato l’etichetta indipendente “Crazy Camper“, nella quale abbiamo dato sfogo alle nostre idee. Abbiamo realizzato due fumetti fantasy, dai titoli “Madadh“ e “Bren Gattonero“. Io ho curato la parte grafica, mentre Tommaso si è occupato della scrittura". La vita da fumettista non è però così semplice. "Ci vuole tanta fortuna – dice Bertilorenzi – affinché degli editori possano notare e apprezzare la tua passione e il tuo stile. Il segreto è quello di essere sempre autocritici, rispettando ovviamente le scadenze dettate dagli editori, che sono sempre massimo 2 giorni". Ma che cosa fa un fumettista?
"Il mio compito – spiega l’artista – è quello di dare vita ad un foglio bianco, realizzando la sceneggiatura voluta dall’editore. Nel fumetto americano, è necessario donare all’immagine il giusto equilibrio e il dinamismo. Mentre nel fumetto italiano si devono rispettare i canoni basati su ordine e stile classico". Nell’illustrare il suo lavoro Michele Bertilorenzi si definisce "tradizionalista" nello stile. "Sono vecchia scuola – continua il fumettista – perché alle tavolette grafiche digitali, prediligo sempre i classici matita, china e foglio". Insomma il fumetto è per lui l’unica ragione di vita e attraverso il foglio egli è in grado di esprimere al meglio se stesso. All ’ Acsi "La Vecchia Mandragora" in via delle Mura Nord 2 a Massa è in co rso la mostra del nostro fumettista Michele Bertilorenzi. Un vero e proprio riassunto del suo intero percorso e anche un modo per osservare dal vivo le sue creazioni e per conoscere il suo stile. Silvia Donnini © RIPRODUZIONE RISERVATA