
di Daniele Rosi
Si abbassa la saracinesca della storica profumeria Marosa in via Giovan Pietro ad Avenza. Dopo 63 anni dietro il banco tra profumi ed essenze, la nota commerciante Marosa Giannarelli ha deciso di dire basta. Una scelta sofferta ma inevitabile, soprattutto per l’età della storica commerciante, che da poche settimane ha spento le ottantatré candeline. Nel corso dei decenni la profumeria Marosa è diventata punto di riferimento non solo per Avenza ma anche per tutto il territorio apuano, che ha sempre apprezzato la gentilezza e la competenza della titolare. Una passione per i profumi sbocciata nel 1958, quando Marosa era ancora una giovane ragazza di vent’anni con le idee però ben chiare in testa. In quell’anno la donna inaugura la sua profumeria, diventata nei decenni una delle attività più antiche e conosciute. "Alla fine degli anni cinquanta ho aperto il primo fondo nel centro storico di Avenza – racconta Marosa – dedicandovi tempo e passione oltre che grande entusiasmo. Ho un carattere forte per cui quando ho deciso che avrei aperto una profumeria, sapevo che non sarebbe stato così tanto per fare. Ho avuto subito una discreta clientela, tanti sono rimasti con me nel corso dei decenni". Nel 1974 la donna decide di spostare l’attività in via Giovan Pietro 7 dov’è ancora oggi. Decenni in cui Marosa osserva l’evoluzione del luogo e vede con i suoi occhi i vari cambiamenti di Avenza, dai negozi all’urbanistica, arrivando alla spietata concorrenza delle grandi catene che sempre più mangiano spazio alle botteghe locali. "Nel mio piccolo ho sempre cercato di rendere bello il negozio – ammette la commerciante – curando in modo maniacale le vetrine e la disposizione dei prodotti interni. Ho sempre avuto cosmetici e fragranze di alta profumeria, oltre che merce e bigiotteria molto ricercata. Anni fa abbiamo attraversato tempi d’oro – prosegue – in cui anche davanti alla mia profumeria si creavano delle lunghe file per entrare. Era sicuramente un’altra epoca in cui le strade erano più vive. Ho il rammarico di aver avuto l’attività in una zona un po’ spenta e sarebbe stato bello vedere una maggior vivacità dei negozi vicino. Questo quartiere andava reso più accattivante per i clienti e le persone a passeggio". Numerosi i clienti che hanno appreso con rammarico la decisione della titolare. "Mi sono sacrificata tanto per questo negozio - sottolinea la donna - e fino a che le forze me lo hanno consentito, l’ho portato avanti. Il covid si è fatto sentire, soprattutto perché vendo oggetti che non sono di prima necessità, per cui in tempi duri non sono prioritari. Per qualche mese saremo ancora qui ma siamo veramente alle battute finali – conclude – e mi piacerebbe che qualcuno rilevasse non solo l’affitto del fondo, ma anche la mia attività, che cederei volentieri".