Manutenzione di luoghi e paesaggi Inizia il percorso partecipativo

Primo incontro al castello di Terrarossa per parlare dei “Territori della Lunigiana“ da salvaguardare. Verso l’approvazione di un Piano regionale che potrà consentire di effettuare sempre più interventi.

La Lunigiana è un territorio straordinario, ricco di ambienti naturali e patrimonio storico artistico. Ma le comunità percepiscono il paesaggio in cui vivono, che deriva da una lunga azione di fattori naturali e umani e dalle loro relazioni? E come sarà la Lunigiana del futuro? Di questo e molto altro si è discusso al castello di Terrarossa, durante il primo incontro del percorso partecipativo per il progetto di paesaggio ‘I territori della Lunigiana’. In calendario altri due incontri: a Pontremoli, alle Stanze del Teatro della Rosa giovedì 20 aprile e a Fivizzano, nel Convento degli Agostiniani, giovedì 27 aprile, entrambi alle 10.30. La Regione ha dato l’avvio alla redazione di un Piano progetto di paesaggio, utilizzando il materiale prodotto dallo studio di fattibilità che l’Unione ha realizzato. Nel procedimento regionale ha un ruolo fondamentale la partecipazione, svolta in prima persona dal Garante della partecipazione regionale, Francesca de Santi. Esiste una pagina web dalla quale sarà possibile compilare un modulo per invio online di un contributo partecipativo. I presenti hanno lanciato proposte, a partire dal fiume Magra che deve essere elemento centrale, o ancora il grido d’allarme per la mancanza di risorse per la manutenzione di luoghi, che spesso si salvano solo grazie al volontariato, o ancora la potenzialità per diventare uno dei più importanti siti bike della Toscana. A entrare nel vivo dell’argomento Beatrice Arrigo, funzionario del settore Paesaggio della Regione, che ha evidenziato contenuti, riferimenti normativi e procedure per l’approvazione di questo strumento che rappresenta l’attuazione di azioni e obiettivi del Piano Paesaggistico Regionale. Si sono susseguiti gli interventi dei tecnici di Mate sc, società che ha prodotto lo studio di fattibilità, Raffaele Gerometta e Michela Moretti, che ne hanno illustrato metodologia di lavoro e contenuti progettuali. L’assessore al governo del territorio dell’Unione Claudio Novoa ha suggerito di prevedere azioni e politiche per il contrasto di processi come lo spopolamento dei centri storici e rurali, l’erosione e il dissesto idrogeologico, il cambiamento climatico. Il responsabile dell’ufficio unico di piano dell’Unione Paolo Bestazzoni, ha ribadito il ruolo strategico del Piano progetto di paesaggio. "E’ strumento d’area vasta - ha detto - in una posizione intermedia fra il Piano di indirizzo regionale con valenza di piano paesaggistico e il Piano strutturale intercomunale approvato a fine 2021. Essere territori dotati di strumenti quali il Psi, Progetto di paesaggio, Strategia aree interne ha già consentito l’attribuzione di punteggi premianti a chi ha partecipato a bandi regionali o di PNRR".

Monica Leoncini