
di Angela Maria Fruzzetti
Quando le associazioni nascono dal basso, per salvaguardare un territorio. E’ il caso dell’associazione Borgo del Ponte-Santa Lucia, nata nel 2013: un’incontro tra amici del paese. Si erano ritrovati per valutare le motivazioni che avevano emarginato dal resto della città uno dei luoghi storicamente più interessanti del nostro territorio. "Decidemmo di impegnarci a rivalorizzare il borgo partendo dal’organizza un’assemblea pubblica per sentire quali fossero le priorità degli abitanti – racconta il presidente, Vincenzo Ozioso –. Le necessità che emersero furono: scuola, ambiente, anche il rapporto tra gli abitanti che nel frattempo con l’arrivo di nuovi resistenti di culture diverse avevano modificato i tradizionali rapporti sociali".
Come vi siete attivati?
"Abbiamo cominciato a fare iniziative per favorire l’aggregazione sociale. Le principali attività che in seguito hanno avuto consensi e partecipazione sono state la Luminaria di giugno che ogni anno è stata sempre più apprezzata dando modo ai partecipanti di conoscere i borghi e gli abitanti, la collaborazione con la scuola di S.Lucia portando nelle classi esperienze e racconti di storia locale in modo da far per conoscere e apprezzare agli alunni il territorio dove vivono. Poi il Falò di San Giovanni in giugno, anticipato da spettacoli con il fuoco di artisti professionisti nel suggestivo ambiente della Concia vicino al fiume Frigido. Una serata a luglio tra storia cultura e fantasia dedicata a grandi e piccoli nella piazza Genovese di fronte alla medievale porta San Martino e a settembre, per concludere la stagione estiva, il concorso la Torta Gustosa molto partecipata, divertente e aggregtiva, accompagnata con intrattenimenti con musica e lettura di poesie. Non sono mancate passeggiate molto partecipate alla scoperta dei giardini privati di Borgo del Ponte e passeggiate notturne nel borgo. Insieme ad altre associazioni abbiamo poi ricordato le vittime civili durante i bombardamenti dell’ultima guerra con una lapide posta presso il parco".
La pandemia vi ha creato difficoltà?
"Abbiamo dovuto modificare il programma per limitare al massimo le aggregazioni, gli incontri e le iniziative, comunque abbiamo cercato di essere presenti sul territorio e, con l’aiuto di soci generosi, nel rispetto delle normative. Così ci siamo impegnati a sostenere con pacchi di generi alimentari alcune persone in difficoltà, donare materiale didattico ricreativo alla scuola materna di San Martino in ricordo di Don Anselmo, rifornire di materiale sanitario il 118 del Noa".
Come vedete il 2021?
"Non sappiamo se potremo svolgere le attività che stiamo programmando, di sicuro continueremo le iniziative a sostegno dei più fragili".