FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

L’odissea si è conclusa "Potrò tornare a messa"

Una frana rese inagibile via Tombara e di fatto spezzò i collegamenti montani. Dopo 9 anni i cittadini tornano alla normalità: "Fondamentale riaprirla"

di Francesco Scolaro

Pazienza è la parola chiave. E i cittadini delle frazioni montane collegate da via Tombara ne hanno avuta davvero tanta. Lo sa bene il sindaco di Montignoso, Gianni Lorenzetti, così come lo sanno gli assessori e i consiglieri che dal 2013 si sono succeduti alla guida del Comune. Perché dall’anno della frana che ha reso inagibile la strada i cittadini hanno chiesto aiuto e risposte, sono stato un pungolo costante per l’amministrazione. Senza via Tombara raggiungere la montagna sul fronte massese da Cerreto e viceversa era diventata un’odissea. Come il parroco di Cerreto, don Graziano, che veniva a far messa partendo da Massa. Ma sono tante le storie di famiglie che si sono ritrovate più distanti di quanto fossero in realtà dagli affetti e dal lavoro perché senza via Tombara c’era da allungare e parecchio la strada.

Un esempio su tutti è quello dui Thomas Guidi che assieme alla moglie Elisa Colle gestisce l’azienda agricola La Ca’ Vecchia: "Noi abitiamo al Cerreto – racconta, affiancato dalla compagna e dai figli Elia e Viola – ma l’azienda si trova oltre il confine con Massa, lungo via Tombara. In questi nove anni dovevo fare il giro lungo più volte al giorno per accudire gli asini, le galline e tutti gli animali. Sono stati 9 lunghi anni senza questa strada e ho pungolato sempre il sindaco, con rispetto, perché ci siamo resi conto che subito dopo l’apertura dei cantieri era iniziata la pandemia. La riapertura della strada per noi è fondamentale, siamo anche fattoria didattica e ci aiuta a restare in contatto con le scuole di Montignoso che la usano per raggiungerci".

Ad assistere all’inaugurazione della strada finalmente sistemata e accessibile c’è anche lo staff del ristorante e hotel Il Buongustaio, di Massa. Anche per loro la chiusura di questa arteria montana era stato un brutto colpo, come racconta Marina Lazzoni, titolare con i figli Azzura e Diego Beani della struttura da 39 anni: "Era un bel disagio perché tanti nostri clienti che arrivavano dalla zona di Firenze mettevano il navigatore per raggiungerci ma l’indicazione era quella di uscire al casello della Versilia e passare da qua… Ma quando arrivavano trovavano la strada chiusa quindi dovevano riscendere e allungare molto il percorso. Finalmente siamo arrivati in fondo e siamo felici". Anche perché arrivare fin sopra il Cerreto e tornare indietro allunga almeno di una ventina di minuti il tragitto, poi bisogna risalire ancora da Massa.

Un’odissea. Ma senza via Tombara era difficile anche per le famiglie restare vicine, quelle che abitano nelle frazioni montane. Lo racconta ad esempio Maria Luisa Goretti: "Sono nata in Tombara, poi sono stata 20 anni a Montignoso dove ho fatto la scuola, ho lavorato. Ho tutte le amiche dall’altra parte ed è la mia vita. Per prendere un caffè con loro devo fare il giro lungo, dei Tecchioni. Alla fine anche a Don Graziano ho dovuto dire che non potevo più venire alla messa a Cerreto perché mi ci vogliono 5 euro di benzina ogni volta. E 20 euro al mese sono tanti con i tempi che corrono".