
Lo sviluppo sostenibile del porto. Pronti a sottoscrivere l’accordo per il ripascimento dal dragaggio
Un piano regolatore che punta alla razionalizzazione degli spazi ottimizzando l’esistente, è il principio alla base dello strumento portuale presentato ieri mattina in Comune della commissione urbanistica presieduta da Augusto Castelli. Un piano, adottato i primi di agosto, che, come più volte sottolineato dal presidente dell’Autorità portuale Mario Sommariva, andrà a sostituire quello entrato in vigore nel 1981 e non più idoneo a rispondere alle esigenze dell’attività portuale, sia cantieristica che turistica. Alla presentazione ieri anche l’assessore all’urbanistica Moreno Lorenzini e il dirigente dell’Autorità portuale Luca Perfetti, insieme ai tecnici Mirko Leonardi e Ivano Melito.
Un iter che ha tenuto conto in fase progettuale, come spiegato più volte dai tecnici durante la commissione, degli aspetti di sviluppo e tutela dell’ambiente, con numerosi studi su flussi sedimentari, correnti e ripascimenti. Il nuovo piano regolatore, oltre al terminal crociere, prevede lo spazio per il travel lift, garantendo uno sbocco al mare alle aziende nautiche.
Sono quattro le aree di sviluppo del porto: crocieristica, diporto, cantieristica e commerciale. Ognuna, stando alle analisi fatte, riceverà benefici nel medio e lungo termine. A levante sarà attrezzata l’are commerciale, mentre la banchina Taliercio sarà prolungata e destinata a funzioni crocieristiche. L’area della cantieristica rimarrà invariata. Nella parte del travel lift è prevista la possibilità di fare rimessaggio a secco per le piccole imbarcazioni. Oltre al nuovo molo con funzione commerciale, previsto anche il prolungamento del molo di sopraflutto per offrire adeguato ridosso al bacino interno. Sono inoltre previsti circa 133mila quadrati di aree demaniali marittime, classificate aree di interazione tra porto e città, che potranno essere usate per usi pubblici. Importante il nuovo varco di accesso da levante che dovrà liberare dal traffico di mezzi pesanti le arterie stradali attigue.
"Questo piano regolatore rientra in uno sviluppo sostenibile del porto – ha spiegato l’ingegner Mirko Leonardi – con un efficientamento delle strutture esistenti e il miglioramento degli accessi viari e ferroviari. Siamo in fase di sottoscrizione per un accordo che prevede il riutilizzo dei sedimenti provenienti dai dragaggi, e ridistribuirli in altre zone costiere per il ripascimento". Spazio ieri anche per alcune domande di cittadini e associazioni. Tra le altre la raccomandazione per un sistema di viabilità e parcheggi, incluso il sistema dei trasporti, che tuteli i residenti di Marina est.