
Litorale, l’emergenza sabbia: "Riprofilatura troppo esigua. Situazione non dignitosa"
Il conto alla rovescia all’avvio ufficiale della stagione balneare, in programma per il 15 giugno, è giunto quasi agli sgoccioli. Al centro dell’analisi di Sib Confcommercio, in vista dell’apertura a pieno regime degli stabilimenti, la situazione della costa massese e litorale che è definita "disarmante, perché da Partaccia a Poveromo l’emergenza sabbia è sempre più allarmante".
A dirlo è Roberto Della Tommasina, presidente di Sib Confcommercio Massa Carrara, che sottolinea: "Anche quest’anno gli interventi di riprofilatura della costa sono esigui rispetto al fabbisogno reale del litorale. Non è una soluzione che consente di avere una situazione dignitosa all’apertura degli stabilimenti balneari – spiega il presidente – Le mareggiate autunnali di entità superiore alla media degli ultimi anni hanno inferto un colpo di grazia agli 8 chilometri di costa massese. In Partaccia, mancando la manutenzione alle scogliere, si vive in un equilibrio instabile. A questo si aggiunge la preoccupazione per il progetto dell’ampliamento del porto che avrebbe conseguenze disastrose. Marina di Massa, a ponente del pontile, per mancanza di manutenzione e per il poco apporto di materiale sabbioso la spiaggia è quasi scomparsa con le strutture balneari a rischio crollo. A Marina di Massa, a levante rispetto al pontile, c’è invece una realtà diversa, perché nella zona tra il Frigido e piazza Bad Kissingen, grazie al progetto che fece la Provincia a opera dell’ingegner Giuliano Arrighi, l’apporto di sabbia aumenta di metri ogni anno, garantendo protezione alla costa. A Ronchi per quasi un chilometro a ogni mareggiata il mare arriva sulla strada. C’è il progetto di difesa con le scogliere sommerse che garantiscono una tenuta ma non danno un apporto di sabbia, come accade nella zona Frigido-Bad Kissingen".
"Arriviamo a sud del litorale massese cioè a Poveromo, che a oggi è priva di protezioni. Qui l’erosione sta galoppando in maniera più evidente, perché in due anni sono scomparsi almeno 40 metri di arenile. Chiediamo una maggior attenzione da parte degli enti preposti alla difesa della costa, chiediamo un progetto di difesa e di tutela dell’intero litorale e chiediamo interventi continuativi di ripascimento utilizzando per esempio i sedimenti che intasano in continuazione la bocca del porto di Viareggio, dove la regione Toscana ogni anno deve metter a budget risorse per movimentare la sabbia così da liberare l’imboccatura del porto. Dovrebbe far riflettere che in certe zone di Poveromo sud a fine maggio la maggior parte dei balneari non sono ancora riusciti ad attrezzare la spiaggia e siamo in prossimità della stagione estiva".