REDAZIONE MASSA CARRARA

L’inferno al mercato settimanale

Bancarelle sradicate, volano gli oggetti: grande la paura tra gli ambulanti

Alberi abbattuti, rami pericolanti, resti di tetti e coperture varie e persino un patino. Appena terminati quei dieci minuti di terrore in cui Eolo ha soffiato con tutta la propria forza su Carrara percorrere viale XX Settembre in direzione mare è un autentico viaggio nel disastro. Dai paesi a monte, passando per il centro storico, San Ceccardo, La Fabbrica e poi ancora Fossola, la Gildona, Turigliano e poi via via Avenza, la Doganella, la Prada fino a tutta Marina è un continuo susseguirsi di danni tanto che per percorrere quei pochi chilometri ci si impiega almeno tre volte il tempo normale dovendo fare lo slalom tra gli ostacoli più imprevisti. In piazza Menconi i prefabbricati che ospitano alcuni locali sono stati letteralmente stritolati dalla furia della tempesta. Difficile da calcolare è anche la portata dei danni subiti dagli stabilimenti balneari che, improvvisamente, hanno visto ombrelloni e sdraio prendere il volo.

Devastato il mercato settimanale in via Muttini, via Fiorillo, via Genova, piazza Nazione Unite: le bancarelle o ridotte a un cumulo di stracci e ferri contorti. "E’ successo tutto all’improvviso – racconta un ambulante -. Sembrava una bella giornata poi si è rabbuiato tutto e in un attimo le cose hanno cominciato a volare".