
Libero Gagliardo ha superato i 98 anni: una mente ancora vigile e fertile che ha inventato un nuovo modo di ’riscrivere’ testi sacri e scritture. Note, colori e veste grafica per avvicinarsi a Dio e alla sua parola
CARRARAPer tutta la vita ha progettato navi ai cantieri Apuania: adesso crea mappe di navigazione alla lettura. Libero Gagliardo, 98 anni, già ingegnere e dirigente di Nca, dopo una vita su progetti navali, adesso trascorre le sue ore davanti a un computer per rileggere e riscrivere testi sacri secondo una grafica del tutto inedita che accompagna il lettore in suggestivi viaggi alla scoperta del tempo di Sant’Agostino, della virtù secondo Santa Teresa di Lisieux, della vita di Gesù secondo i Vangeli. Ogni testo è corredato di immagini che riportano il lettore nel tempo e nella geografia dei luoghi, di un indice che prende per mano e conduce nel binario della lettura che nel testo si fa musicale.
Una sorta di mappa per il lettore che attraverso i colori, la disposizione grafica delle parole e le sottolineature rende Vangeli, confessioni e memorie una sorta di spartito musicale da leggere ad alta voce: attraverso l’aspetto visivo e la grafica Gagliardo induce e suggerisce a cosa dare importanza, quali soggetti e contenuti privilegiare. Come prima consentiva con le sue navi viaggi per mare, adesso con le sue scritture permette navigazioni nello spirito.
Lo scopo è rendere ogni parola autosufficiente come una nota all’interno di uno spartito. Libero Gagliardo ha avuto una vita trascorsa in rapporto con il mare: appena laureato fece il giro del mondo in nave come fuochista a contatto con gli albatros, con quei tramonti, con il volo delle rondini, il cui amore trasmise ai due figli, Federico e Chicca. Una vita dove la religione aveva un posto marginale, ma dove la spiritualità è stata sempre in prima fila, consentendogli, sempre senza troppe parole, quel rapporto umano e quella carica di valori che trasmetteva a colleghi, familiari, amici.
Adesso l’approdo alla religione, dove è arrivato attraverso quelle parole mai troppo spese nel passato che adesso lo hanno invece guidato a Dio: Gagliardo ha seguito un percorso del tutto personale dove i colori delle parole, come note sullo spartito, permettono a concetti universali di essere trasmessi e apprezzati. L’innocenza e la trasparenza con cui Libero Gagliardo ha affrontato tutta la sua vita adesso si ripetono su fogli bianchi dove le parole colorate, staccate, ingrandite, sottolineate diventano note e costituiscono il suo canto.
"Un’idea che mi è venuta per accompagnare alla lettura di testi importanti e necessari – ha spiegato l’ingegnere che trascorre le intere sue giornate nella casa di Marina, dove vive circondato dall’affetto e dalle premure del figlio Federico, decidendo che sfumatura e che posizione dare a una parola o a un verso immortale e traendo ispirazione anche da immagini notturne –. Questo consente di accostare la lettura a una forma di spiritualità più alta che si avvicina al canto. Adesso sto lavorando su Teresa d’Avila che è stata il primo dottore donna della Chiesa. Un testo nudo nell’esporre i limiti del nostro rapporto con l’assoluto e lo spirituale. Il rivolgersi a Dio è un modo per rispondere al suo amore e alla sua misericordia cantando il suo amore immenso verso di noi".
Un canto verso Dio che riprende il celebre detto di Sant’Agostino che ha predicato tutta la vita che ’cantare è tre volte pregare’. Così i testi di Gagliardo stanno riscuotendo un vasto interesse: fra religiosi e laici si è creato un insieme di persone che attendono con ansia il lunedì che arrivi il pdf con i canti e la nuova veste grafica di testi che continuano con ostinazione a venirci incontro.