
MIchelangelo
Carrara, 29 dicembre 2017 - L’hotel Michelangelo continua a vivere, grazie agli imprenditori del marmo. È questo l’esito della vendita all’asta che si è tenuta ieri mattina al Tribunale di Massa, davanti al delegato alla vendita Massimo Pinza, nella quale la cordata di imprenditori locali si è aggiudicata l’immobile chiuso il 31 ottobre scorso. La newco denominata Hm Hotel, dopo alcuni rilanci, l’ha spuntata mettendo sul piatto oltre un milione e 200mila euro. L’altro offerente un gruppo del settore, operante a Como nell’ambito dell’ospitalità e della ristorazione, non ha presentato altri rilanci. Ne parla Fabrizio Santucci, imprenditore di punta del lapideo, amministratore unico di questa nuova realtà.
Perché questa iniziativa?
«Da tempo è viva l’attenzione degli imprenditori del lapideo per contribuire alla rinascita della città. E una città non è tale se non dispone di almeno un albergo. Avevamo letto della chiusura dell’hotel e di come anche il sindaco Francesco De Pasquale avesse auspicato un intervento degli imprenditori locali finalizzato alla sua riapertura, ritenuto fondamentale per la città. Siamo intervenuti per mantenere questa realtà cittadina e per evitare che l’immobile perdesse la propria destinazione alberghiera».
Chi sono i soggetti che fanno parte della società?
«Si tratta, innanzitutto, di amici che condividono l’ambizione di contribuire ad un rilancio della città; le ditte «Santucci Armando», «Marbo», «Successori Adolfo Corsi», «Il Fiorino», «Graziani marmi» hanno unito le forze per costituire la «Hm hotel, con lo specifico obiettivo di rilevare l’immobile. A mia memoria, è uno dei primi casi in cui, l’unione di più imprenditori del settore lapideo dà vita ad un’iniziativa imprenditoriale in un settore completamente nuovo».
Quali sono i vostri progetti sul futuro dell’immobile?
«Rilanciare in pieno l’ospitalità del Michelangelo. Nessun intento speculativo o di diversa destinazione immobiliare del bene. Anzi. Dall’esame dei dati dell’Hotel Michelangelo dell’ultimo biennio, emerge in maniera chiarissima comel’albergo facesse fatica a sopravvivere. Del resto questo era facilmente intuibile, tenuto conto anche dello stato di crisi della città. Ora sarà un percorso di medio periodo per il quale occorrerà collaborazione e pazienza, ma siamo motivati e desiderosi di far fronte a queste nuove sfide. Ora dobbiamo pensare al nuovo look dell’Hotel, ma abbiamo già idee chiare su alcune linee direttrici: il marmo deve essere un fattore prioritario, perché questo albergo dovrà rappresentare la nostra città. Dovremo inoltre effettuare alcuni investimenti sulla parte tecnica e impiantistica e rinnovare completamente gli arredi».
A quando l’apertura?
«Non prima di giugno, ma faremo di tutto per ridurre al massimo le tempistiche e ridare alla città un nuovo hotel, completamente rivisitato nello stile e nella proposta di ospitalità».
L’amministrazione comunale, soddisfatta per l’operazione diffonde una nota del sindaco Francesco De Pasquale: «Verrà mantenuta, come da noi auspicato, una struttura ricettiva fondamentale per il rilancio turistico della città e perché la proprietà rimarrà a Carrara. Auspichiamo anche che l’attività dell’albergo possa riprendere quanto prima».