L’ex scuola inclusiva. Cresce il cantiere della comunità nell’area della Renella

In corso l’intervento da 1,5 milioni finanziato da Regione e Comune. Nascerà uno spazio aperto a tutti per la partecipazione e la coesione. Previsti laboratori teatrali e scenografici, aule di lettura collettiva. .

L’ex scuola inclusiva. Cresce il cantiere della comunità nell’area della Renella

L’ex scuola inclusiva. Cresce il cantiere della comunità nell’area della Renella

Grandi passi avanti a Montignoso per la realizzazione di un moderno polo inclusivo al posto della ex scuola della Renella. Nel fine settimana c’è stato anche il sopralluogo al cantiere da parte dell’amministrazione comunale assieme all’assessora regionale Serena Spinelli, visto che le risorse per l’intervento arrivano da Firenze. Presenti, oltre al sindaco Gianni Lorenzetti, gli assessori Giorgia Podestà e Giulio Francesconi oltre alla consigliera delegata Eleonora Petracci. "Questo progetto ambizioso non solo rinnoverà l’aspetto dell’area, ma avrà un impatto positivo sul tessuto sociale di Montignoso – sottolinea Lorenzetti –. La vecchia scuola, destinata ad essere abbattuta, sarà sostituita da un luogo inclusivo, pensato per rispondere alle esigenze di tutti i cittadini. Un contributo significativo sarà destinato agli investimenti sociali, garantendo che il progetto sia ancorato solidamente alla promozione del benessere comunitario. La riqualificazione dell’area non è solo un intervento edilizio, ma un atto che mira a creare un nuovo spazio aperto a tutti. Un luogo che promuoverà l’inclusione, partecipazione e coesione sociale, consapevoli dell’importanza di tali iniziative nell’agevolare la crescita della comunità".

Un intervento da 1,5 milioni di euro di cui 1 milione da Firenze attraverso un contributo straordinario e i restanti 500mila euro dal bilancio del Comune di Montignoso. Sarà abbattuta la vecchia scuola inagibile e inserita in un contesto di generale rigenerazione urbana, pensando anche a realizzare un eventuale parco nella zona retrostante l’edificio. Il nuovo immobile avrà spazi dedicati per laboratori teatrali e scenografici, insieme anche alle più semplici e comuni aule di lettura collettiva, in modo da poter potenziare i legami sociali, contrastare l’isolamento e sviluppare conoscenze e competenze utili, in netto contrasto a ciò che possono presentare spazi chiusi e suddivisi tra loro, ovvero ’confinati’ che non portano allo sviluppo dei rapporti sociali e di aggregazione. Con l’idea del ’Polo inclusivo’ si intende anche cercare di superare quelle esperienze che potrebbero portare alle ’ghettizzazioni’ nelle quali talvolta ci si può imbattere in tali tipologie di strutture specializzate.

Francesco Scolaro