
Sono pronti allo sciopero. Hanno ricevuto molte promesse ma pochi fatti concerti e soprattutto hanno bisogno di una sede idonea. I dipendenti delle cooperative Maris e Ducatus, che hanno l’appalto dello spazzamento della città di Aulla, lavorano costantemente per rendere più pulita la città, malgrado i problemi. "Già in passato – racconta Alessio Menconi, segretario generale Fp Cgil – ci siamo occupati di questo appalto, prima gestito in autonomia dal Comune di Aulla tramite la cooperativa Stella Azzurra, oggi in liquidazione, poi attraverso un subappalto Ersu. I ragazzi che ogni giorno si occupano di spazzamento e decoro urbano di Aulla, negli anni, hanno sempre dovuto combattere per mantenere il proprio posto di lavoro e provare ad avere un salario più dignitoso. Il loro mondo, quello della cooperazione sociale di tipo B, vive una condizione di disagio per i salari bassi, e per i carichi di lavoro spesso eccessivi, in contesti dove il potere contrattuale è quasi nullo. Il legame con la politica è molto forte in questo settore in cui una delle funzioni principali è il reinserimento sociale di soggetti svantaggiati, le cui famiglie spesso si rivolgono ai servizi sociali".
Il lavoro è svolto bene, è sotto gli occhi di tutti gli aullesi, ma sembra non avere risposte gratificatorie da parte dei datori di lavoro o dall’amministrazione. "L’inflazione avanza – aggiunge Menconi – , i prezzi salgono alle stelle ma le promesse di aumento di orario necessarie ad avere stipendi da sopravvivenza non vengono rispettate. I ragazzi e le ragazze continuano a svolgere il loro lavoro con dedizione, non negando un sorriso a chi li incontra sui marciapiedi". Si aggiunge un ulteriore problema. "Da tempo – aggiunge – abbiamo segnalato a tutti i livelli istituzionali le condizioni vergognose in cui si trova il magazzino dove i dipendenti di Maris e Ducatus si recano tutte le mattine per prendere servizio: acqua stagnante sui pavimenti, spazi stretti, pareti ammuffite, ratti e odori sgradevoli".
Spazi sotto il municipio. "I fondi sono stati dati in comodato d’uso alla Maris – spiega il sindaco Roberto Valettini – che avrebbe dovuto apportare migliorie e adeguamenti agli spazi usati. Noi ci siamo esposti, dicendo loro di migliorare i locali, affinché i dipendenti siano in condizioni di igiene e sicurezza". Il sindacato non si ferma. "Chiediamo pubblicamente un intervento serio della politica – scrive – per trovare uno spazio di lavoro adeguato ai ragazzi e ridare dignità al lavoro che svolgono. Basta con le promesse elettorali, se la situazione non cambia metteremo in atto tutte le forme di lotta necessarie, fino allo sciopero".
M.L.