
Se sei un turista o uno di passaggio e ti fermi a prendere un caffè nel bar di piazza Liberazione a Bedizzano, hai preso un caffè dal barista che si chiama Carlo Attuoni (nella foto). Ma se a un paesano gli parli di Carlo Attuoni, nonostante in paese ci sia nato e cresciuto, ti risponderà chi? E già perché Carlo Attuoni a Bedizzano non ce lo chiama nessuno. Per tutti è il Monzino, volendo anche abbreviandolo Monzi, ma di certo non Carlo. Il bar del Monzino è il punto di riferimento del paese, è il cuore pulsante della frazione. Lo frequentano i giovani, gli anziani, le ragazze e i ragazzi. È il luogo di incontro, talvolta di scontro in occasioni delle partite di pallone trasmesse in televisione, il suo bar è quello che si potrebbe definire un luogo di aggregazione. A Bedizzano il Monzino è una vera e propria istituzione: gli si raccontano i problemi, le gioie e gli avvenimenti, le cose belle e quelle brutte. E lui da dietro lo storico bancone di granito accoglie sempre tutti con il sorriso. Il suo bar è quello in cui puoi fare tardi nelle calde serate estive, sorseggiando qualcosa nei tavoli esterni, o quello dove vedere le partite di pallone, il festival di Sanremo o tutti i principali avvenimenti sportivi o del momento. Sposato e con un figlio c’è stato un tempo in cui a Bedizzano lo chiamavano ancora Carlo, ma poi Monzino scalò l’Everest e in paese Carlo diventò il Monzino. Ecco il perché di questo soprannome: Carlo nei primi anni Settanta amava trascorrere le giornate avventurandosi sulle nostre montagne, una passione nota ai coetanei del paese, e così nel 1973 quando Guido Monzino piantò la bandiera italiana sull’Everest, dopo aver guidato la prima spedizione italiana sul tetto del mondo Carlo fu ribattezzato e per tutti diventò Monzino: "dopo che Monzino scalò l’Everest – racconta il nostro Monzino – vista la mia passione per la montagna mi diedero quel soprannome che ormai è un nome. Ho cominciato a lavorare in questo bar nel 1983 ereditandolo dalla zia Maria Attuoni. Adesso il paese si è trasformato, è sempre vivace, ma non ci sono più tutte le attività di un tempo. Negli anni Sessanta mi dicevano che solo di bar se ne potevano contare più di sedici. Bedizzano è un bel paese e ci vive tanta gente, ma come in tutti i paesi ci sono problemi che si trascinano da anni. Vedi la palestra del Vignale, la strada che arriva dalla pesa piena zeppa di buchi, la mancanza di spazio per i tanti giovani del paese. La speranza è quella che prima o poi qualcuno decida di risolvere le cose".
A.P.