Lavori Treni fermi tra Berceto e Pontremoli

Circolazione sospesa da lunedì fino all’8 giugno. Focus su gallerie, puliture e manutenzioni ma non solo. Servizio alternativo con bus

Lavori Treni fermi tra Berceto e Pontremoli

Lavori Treni fermi tra Berceto e Pontremoli

Sarà sospesa da lunedì 29 aprile fino all’8 giugno la circolazione dei treni tra Berceto e Pontremoli per lavori da svolgere su varie travate metalliche in corrispondenza dei viadotti che attraversano i fiumi Taro, Bettinia, Magra e il Torrente Verde.

Su questa parte di linea saranno inoltre attivati interventi di consolidamento nelle gallerie ‘Bastardo’ e ‘Borgallo’, nonché attività di rinnovamento del binario e della massicciata ferroviaria tra le stazioni di Filattiera e Pontremoli. In più saranno cambiati i deviatoi nelle stazioni di Fornovo e Grondola e attivata la manutenzione agli impianti di segnalamento e trazione elettrica. Contestualmente saranno effettuati interventi di potatura della vegetazione infestante lungo la linea, nonché altre attività minori di manutenzione all’armamento, a impianti tecnologici e opere civili ricadenti nella tratta interrotta. Nella stazione di Borgotaro saranno realizzati lavori per il rialzamento del marciapiede a 55 cm secondo lo standard europeo per i servizi ferroviari metropolitani con contestuale installazione di ascensore e pensilina per un più agevole accesso ai treni.

Durante le attività di cantiere, che prevedono un investimento di circa 26 milioni, saranno impegnati quotidianamente circa 80 tecnici tra operatori di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) e delle ditte appaltatrici, con l’utilizzo di circa 20 mezzi. Nel corso dei 41 giorni dei lavori i treni in servizio sulla linea Parma – La Spezia subiranno modifiche di orari o saranno limitati nel percorso. E’ previsto un servizio con autobus tra Pontremoli e Berceto. Attività preliminari sono state effettuate anche nel fine settimana del 13-14 aprile con interruzione della circolazione sulla stessa linea Pontremoli e Berceto. E sino al 24 aprile tra Pontremoli e Chiesaccia sono state svolte attività di manutenzione ai binari. Mentre proseguono i lavori di manutenzione sulla Pontremolese rimangono invasi tutti gli interrogativi sui 113 milioni euro mancanti per realizzare il progetto definitivo del raddoppio tra Parma e Vicofertile. La tratta è lunga circa 8 km circa, l’ investimento previsto è di circa 486 milioni.

La nuova opera ferroviaria si svilupperà per i primi 5 km in variante di tracciato, di cui una parte in galleria (circa 2 km), ed i restanti 3 km verso Vicofertile in sostanziale affiancamento alla linea esistente. Senza il pacchetto completo di fondi il progetto non partirà. Inoltre manca la progettazione per il raddoppio sulla tratta Vicofertile-Fornovo di 18 km e pure il finanziamento per quest’opera. Infine la progettazione esecutiva della galleria di valico. Costerà quasi il doppio realizzare il nuovo tunnel. Il vecchio progetto preliminare risalente a più di 25 anni fa prevedeva un costo di 2,3 miliardi di euro che nel frattempo è diventato inattuale e il costo dell’opera è infatti passato a quasi 4 miliardi di euro. L’opera consentirebbe di abbattere la criticità dell’attuale dislivello del 25 per mille sul vecchio percorso tra Borgotaro e Pontremoli. Con l’attuale tunnel, che è caratterizzato da questa grave limitazione, in termini di trainabilità i treni che lo possono percorrere devono avere una massa sotto le 500 tonnellate. Quindi il superamento del parametro della pendenza diventa fondamentale ed è necessario eliminare questo ostacolo con una nuova galleria adeguata agli standard europei ( i nuovi parametri non possono superare il 12 per mille) che consenta anche il transito di convogli più lunghi.

La Ferrovia Pontremolese però pare un puzzle che non si completa mai. Infrastruttura di “preminente interesse nazionale“, secondo il Piano generale dei trasporti, è una delle opere di completamento del “corridoio Tirreno-Brennero“, ma paga l’ormai lungo disinteresse dello Stato e di Rfi che l’hanno relegata nella classifiche delle grandi incompiute.

Natalino Benacci