Finelli, il lascito dimenticato. La Pro loco crea un gruppo solidale

"La sua villa fu demolita. Adesso difendiamo il centro Amendola, calpestato e preda dell’incuria"

Finelli, il lascito dimenticato. La Pro loco crea un gruppo solidale

Finelli, il lascito dimenticato. La Pro loco crea un gruppo solidale

Un gruppo solidale per difendere ciò che resta del Lascito Finelli, il patrimonio immobiliare donato dallo scultore Carlo Finelli, per l’istruzione dei ‘poveri fanciulli di Avenza. A chiamare a raccolta i cittadini e tutte le parti sociali per impedire di vedere svanire la finalità del Lascito è la Pro loco sulla via Francigena, che con questo comitato cercherà di "contribuire ad arginare il degrado e l’abbandono di Avenza" e di difendere il diritto dei cittadini "di continuare ad usufruire nelle finalità pubbliche e culturali del Lascito".

Il gruppo solidale per fare il punto della situazione organizzerà delle riunioni periodiche nella ex circoscrizione di Avenza. Nello specifico la Pro loco sulla via Francigena chiede di mantenere ad uso pubblico la parte comunale della palazzina ex Cat, e che il valore dell’immobile "venga comunque investito sul compendio immobiliare del centro culturale Amendola, facente parte del Lascito Finelli e che ne consegue le finalità". "Oggi la sala convegni dell’Amendola versa in precarie condizioni – proseguono dalla Pro loco –, e la biblioteca di quartiere ha bisogno di migliorie e di attenzione per essere al passo con i tempi. La biblioteca resta l’unico punto di riferimento in un’Avenza che ha visto negli ultimi anni lo scippo di importanti servizi pubblici, con il rischio conseguente del degrado sociale. Si ricorda inoltre che il fondo librario, raccolto alcuni anni fa da un comitato cittadino per la biblioteca di Avenza, giace ancora nei magazzini".

La Pro loco sulla via Francigena ripercorrendo la mole del Lascito Finelli parla di una gestione "a dir poco disinvolta" e di "come sia stato dissipato un patrimonio del valore di qualche milione di euro". "Carlo Finelli, scultore insigne carrarese, morendo a Roma nel 1854 lasciava per l’istruzione dei ‘poveri fanciulli di Avenza’ la sua villa e terreni vari situati in quella frazione – proseguono dalla Pro loco –. La villa settecentesca con un vasto terreno all’incrocio tra via la Emiliana (oggi Gino Menconi) e la Carrareccia, che doveva essere ‘scuola di leggere scrivere e dottrina cristiana’. Gli altri terreni dovevano garantire le rendite per il mantenimento. Questi terreni si dissolsero in varie epoche per opere pubbliche, private e zona industriale. La villa fini abbandonata e poi demolita. Sull’area della villa nel 1980 fu costruito il centro culturale Giorgio Amendola, comprendente una biblioteca di quartiere e una sala convegni con locali annessi sottostanti, a lungo punto di riferimento per la popolazione. Anche il deposito tranviario con annesso palazzo e uffici faceva parte dei terreni del Lascito Finelli. Il palazzo recentemente ha subito importanti sottrazioni – concludono dalla Pro loco –, durante il mandato dei sindaci Segnanini e Conti: gran parte fu conferita al Cat come capitale sociale, il resto già sede di pubblici servizi, è stato gradualmente dismesso. La parte ex Cat finì all’asta giudiziaria, la rimanente è stata messa in vendita dal Comune. Rimanendo alle recenti vicende del palazzo ex Cat non si può fare a meno di evidenziare come sia stato dissipato un patrimonio del valore di qualche milione di euro, se fosse stato gestito diligentemente, anziché lasciarlo degradare e svalutare".