Lavello, un mare di rifiuti. I due comuni sotto accusa

Per Gianluca Giannelli, dell’associazione l’Assiolo, la situazione è sempre grave. "Il fosso contribuisce a portare al largo tanti rifiuti plastici e chimici"

I rifiuti

I rifiuti

Massa Carrara, 9 giugno 2023 - L’emergenza Lavello non è mai finita: la panna installata vicino alla foce dal Consorzio di Bonifica Toscana Nord continua a raccogliere quintali di rifiuti di ogni tipo, anche altamente inquinanti, senza che il fenomeno si riesca a fermare. Un palliativo per evitare che tutta quella spazzatura finisca in mare ma che non risolve il problema. Un fosso di ‘scolo’ che segna il confine fra Massa e Carrara, giù utilizzato in passato per sversare liquami delle industrie del polo chimico, e che ancora non trova pace. A sollevare di nuovo il tema, in occasione della giornata Mondiale per l’Ambiente, dedicata alla lotta all’inquinamento della plastica, è Gianluca Giannelli, presidente dell’associazione L’Assiolo.

Giannelli punta il dito sul Comune di Carrara, in prima battuta, territorio su cui si trova in particolare il campo nomadi spesso finito al centro dell’attenzione, ma non salva nessuna istituzione pubblica nella sua invettiva. Parla di "gravoso problema della dispersione nel fosso lavello di rifiuti plastici, chimici e pericolosi che ormai hanno invaso a tonnellate il mar Mediterraneo, anche se estemporaneamente si pone un freno con l’applicazione di panne galleggianti. I rifiuti in parte passano sotto, la massa enorme accumulatasi strappa durante forti temporali le panne quando ci sono mentre quando ci si scorda di metterle a ogni ora per 24 ore tutti i giorni, mobili, olii, plastica , sacchetti della spazzatura e ogni genere di rifiuti passano e raggiungono allegramente il mare partecipando al disastro ambientale del pianeta.

"Di chi è la colpa? – scrive Giannelli – Certamente degli amministratori di Carrara. Poi naturalmente a seguire tutti gli organi competenti, dalla Prefettura alla Procura della Repubblica, a tutte le Forze di Polizia Asl e Arpat, Regione Toscana Consorzio di Bonifica considerando che ci sono 30 anni di segnalazioni, comunicati stampa e denunce alla autorità competenti". Senza dimenticare che il fosso è di confine e interessa anche il Comune di Massa e la sua amministrazione e infatti negli anni passati i due Comuni si sono confrontati più volte sul tema. "Buon bagno a tutti – conclude Giannelli – ricordando che tra i rifiuti in mare ci siamo anche noi umani oltre ai nostri amici animali".