MONICA LEONCINI
Cronaca

L’antico castello rinasce con libri, foto e lettere

A Lusuolo il maniero che dominava la valle ospita in una sala la mostra dedicata ai “Silent book“. Ma ci sono anche vecchi volumi

di Monica Leoncini

Nelle vecchie fotografie in bianco e nero di emigranti che hanno abbandonato la Lunigiana più di un secolo fa. Nelle teche in vetro i primi libri stampati dai librai. In un’altra stanza le immagini del Silent book contest. Il Castello di Lusuolo si rinnova, senza però dimenticare il suo antico legame col Museo dell’emigrazione. Il Comune di Mulazzo, in collaborazione con l’Istituto valorizzazione castelli, sta gestendo e tenendo aperto il maniero, che nel corso dei mesi estivi è stato molto vistato, anche per la vista mozzafiato che offre ai visitatori. Il castello infatti si pone a difesa del paese e dell’importante viabilità, domina un guado sul fiume Magra, attivo fino ai primi anni del ‘900 e un tratto della valle dove le colline, stringendosi intorno al corso d’acqua, rendevano facile il controllo della Via Francigena. All’interno è stato allestito di nuovo il Museo dell’emigrazione della Gente di Toscana, che nacque nel 2004 con l’obiettivo di conoscere e valorizzare il fenomeno dell’emigrazione toscana nel mondo. Ci sono foto, documenti, lettere originali di coloro che, per cercare una vita migliore, decisero di abbandonare la propria terra d’origine. Un suggestivo tuffo nel passato che prosegue nella stanza dedicata ai librai di Montereggio, personaggi che fecero fortuna all’estero, prima solo vendendo libri e poi diventando famosi editori. E proprio per collegarsi all’antica tradizione, strizzando l’occhio alla modernità, in una sala è stata allestita la mostra dedicata ai Silent book, i libri senza parole, in cui la narrazione si sviluppa attraverso le immagini. Sono stati affisse le copertine dei libri che hanno vinto il Silent book contest, concorso che si svolge ogni anno a Montereggio durante la Festa del libro. "I giovani del consiglio comunale - spiega Antonio Ferrari Vivaldi, presidente del consiglio comunale -, ci avevano proposto di organizzare diverse mostre al castello e abbiamo accettato la loro richiesta. Ci piacerebbe, in futuro, promuovere una visita guidata con realtà aumentata, che permette di vedere un livello di contenuto digitale in uno scenario di vita reale. Abbiamo inoltre ricevuto comunicazione dalla Sovrintendenza, per una nuova mostra dedicata ai blasoni e agli stemmi delle famiglie che hanno governato il castello negli anni. Saranno sei pannelli, con sei stemmi e tutte le spiegazioni". La mostra si intitolerà ‘Lo stemma che non c’è’, ricordando l’assenza di uno stemma importante, probabilmente trafugato, che manca proprio sopra il portone di accesso al castello. "Il Castello di Lusuolo è una grande risorsa per Mulazzo - chiude il sindaco Claudio Novoa -, una vetrina in cui collocare i nostri tesori più preziosi, luogo adatto per allestire mostre e organizzare eventi".