
’La storia di Anto’ vince il concorso Csain
Una coppia apuana porta alto il nome del territorio e della Toscana a livello nazionale: grande successo per il sodalizio artistico di Selenia Erye e Fabrizio Ferrante. Con ’La storia di Anto’, come scrittrice e regista, sono riusciti a ottenere il primo premio in una delle competizioni più importanti dedicate allo sport dell’intero panorama nazionale, a Roma, al concorso Csain di cinematografia sportiva VentiperVentitre, quest’anno dedicato al tema ’Amici di sport’, storie di socializzazione e inclusione. Ferrante ha dimostrato innata maestria nel girare le scene della storia vera, scritta dalla scrittrice apuana. Il loro lavoro ha permesso che la storia di Antonella Binetti prendesse vita. Sono stati acclamati dalla giuria e il loro cortometraggio è riuscito a ottenere una standing ovation da parte del pubblico in sala. Roberto Tarfano allenatore e rappresentante del Club scherma Lucca Tbb si è mostrato commosso dal risultato ottenuto: "Per me e il Club scherma Tbb, significa coronare un progetto che portiamo avanti da diciotto anni di inclusione totale tra sport sotto tutte le sue sfaccettature e disabilità".
’La storia di Anto’ è un progetto nato dal desiderio di rendere nota la storia di Antonella Binetti, una donna che è stata in grado di trarre il meglio da una situazione difficile. Antonella può essere considerata un’eroina contemporanea: con il suo carattere, la sua innata capacità di affrontare la vita, senza farsi atterrire da questa è stata ed è in grado di superare molti ostacoli. ’Anto’ oggi è diventata un’atleta paralimpica, si allena due volte a settimana, si occupa della famiglia di suo figlio Alessandro. Una storia di coraggio e di amicizia, di altruismo e di incontri non casuali. La voce narrante appartiene ad un’altra concittadina massese Micol Mosti.
"Esserci aggiudicati il primo premio mi ha fatto provare emozioni uniche – ha detto Selenia Erye – sono rimasta incredula in un primo momento e in seguito ho assaporato la sensazione di felicità che mi ha pervaso. Ho creduto moltissimo in questa storia sin dal primo momento in cui ho parlato con Antonella e ho conosciuto il suo dolore. Lei a mio parere è un’eroina contemporanea, un esempio di perseveranza e di forza. La stimo moltissimo. Le idee e i progetti non ci mancano, sono sempre attenta a ciò che mi circonda e mi entusiasmano le storie che ascolto. A breve inizieremo a girare un altro docufilm, ho letto la storia e parlato con il protagonista. Dobbiamo aggiustare alcune cose e siamo pronti, non vedo l’ora. Questa storia è arrivata dritta al cuore della giuria perché Antonella si è messa a nudo realmente senza dietrologie o timori. E poi Fabrizio ha davvero fatto un ottimo lavoro, era come se mi avesse letto nella mente".
"Questo premio rappresenta per me e per l’intero team di produzione non solo un onore, ma anche la conferma del nostro impegno e della passione che abbiamo dedicato a questo progetto – evidenzia Ferrante –. Ringrazio Antonella che ha abbracciato il suo personaggio con passione, donando autenticità e vulnerabilità all’interpretazione. Questa autenticità è stata fondamentale per trasmettere l’emozione richiesta dalla storia. Il premio è un riconoscimento del nostro impegno e della nostra dedizione. Siamo motivati a continuare a raccontare storie, a esplorare nuovi orizzonti e a crescere come artisti. Siamo grati per questa opportunità e pronti per nuove sfide".