La scure della Bolkestein. Balneari, sos al Governo: "Stop all’incertezza, così il comparto muore"

Presenti a Roma circa 400 concessionari toscani, oltre 200 apuoversiliesi. Sib Confcommercio e Fiba Confesercenti: "Serve una direttiva per tutti".

La scure della Bolkestein. Balneari, sos al Governo: "Stop all’incertezza, così il comparto muore"

La scure della Bolkestein. Balneari, sos al Governo: "Stop all’incertezza, così il comparto muore"

I balneari apuani manifestano, per loro potrebbe essere l’ultima stagione. Hanno alzato le mani anche a Roma, in piazza Santi Apostoli, perché vogliono risposte: l’incertezza sulla Bolkestein sta distruggendo un intero comparto. La loro richiesta è una legge che possa tutelare il settore a rischio per l’applicazione della direttiva europea. Comparto che nel periodo estivo è trainante dell’economia italiana. La ’deadline’ del 31 dicembre passa la patata bollente ai Comuni con chi rischia di non aprire e chi invece andrà a gara entro il 2024. "Questo è un momento di impasse che crea molti problemi all’imprenditoria – spiega il responsabile di Confesercenti Massa, Daniele Lorieri –. Noi non chiediamo tanto, vogliamo che il Governo legiferi in merito. Investimenti bloccati, poca sicurezza, il settore è in ginocchio. Il Governo passa la palla all’Unione Europea dicendo che ha bisogno di chiarimenti sulla mappatura del territorio. I Comuni hanno creato evidenze pubbliche di concorso di bando quindi legittimando a norma il rinnovo di fine anno. Ma non è il modo di procedere, serve al più presto una direttiva nazionale valida per tutti ,che dia una visione chiara di quello che succederà. L’altro timore è che queste attività vadano in mano a grosse imprese a discapito dell’imprenditoria locale".

Un limbo che crea "disarmonia tra i Comuni – sottolinea la presidente di Sib Confcommercio Toscana, Stefania Frandi – con chi ha già fissato le gare e chi addirittura le ha già fatte. I Comuni si stanno attrezzando singolarmente e a mio parere questa differenza tra i concessionari è la vera lesione della concorrenza perché se alcuni riescono fare un progetto turistico per l’estate e altri no, si crea solo un pasticcio dell’estate".

A Roma c’erano circa 400 concessionari da tutta la Toscana di cui 200 tra Versilia e Massa Carrara per una manifestazione indetta dalle sigle Sib Confcommercio e Fiba Confesercenti in risposta al tavolo tecnico consultivo convocato dalla presidenza del Consiglio a cui sono state invitate oltre venti associazioni di categoria. "Il nostro obiettivo è quello di mantenere alta l’attenzione sul tema – dichiara Itala Tenerani, presidente del Consorzio balneari Massa e titolare del bagno Nuovo Lido –. Non è stata una manifestazione contro il Governo, ma solo per ricordare a chi sta guidando questo Paese che noi ci siamo e stiamo aspettando delle risposte". Per il vice presidente regionale di Confartigianato, Marco Pardi è "imbarazzante avere una scadenza sulle spalle e non avere ancora niente in mano – spiega Pardi, che è anche titolare dello stabilimento ‘Firenze’ a Marina di Carrara –. Le prime sentenze risalgono al 2004 vuole dire che da più di 20 anni siamo in questa situazione. Questa è solo una delle tante manifestazioni di sofferenza dei balneari. Il Governo ad oggi ha fatto solo una mappatura, contestata da tanti, che ha dato solo un risvolto pratico ma a noi serve una legge piuttosto che un provvedimento. Aumenta sempre di più lo stato di incertezza dei balneari. Siamo imprenditori senza un minimo di pianificazione che stanno brancolando nel buio".