
La rabbia della Massese: "Le vittime? I nostri tifosi"
Massa
Le dichiarazioni del sindaco di Livorno Luca Salvetti sui tifosi massesi hanno portato alla pronta risposta del direttore generale bianconero Augusto Cantoni. "Un personaggio politico designato a capo di una città non dovrebbe permettersi di affrontare argomenti così delicati senza dettagliare i fatti per come sono realmente accaduti. Parlo per ciò a cui ho assistito. I tifosi della nostra società non hanno causato nessun disordine in tutte le trasferte di questo campionato, hanno portato solo ed esclusivamente incitamento alla loro squadra del cuore".
"La Massese – prosegue – non ha ricevuto nessuna ammenda in proposito tranne che (minima) in occasione della trasferta di Prato dove forse siamo stati anche troppi buoni e calmi per ciò che ingiustamente abbiamo subito. In occasione della trasferta di Livorno era stato annunciato un esodo abbastanza consistente che non avrebbe assolutamente costituito minaccia, così come è stato. In primo luogo, consci degli eventuali pericoli, non doveva esserci contemporaneità tra gli incontri del Livorno e della Massese. In secondo luogo, il flusso dei nostri tifosi verso la stazione era stato regolarmente disciplinato attraverso l’allocazione negli autobus. Sono i nostri tifosi che hanno dovuto subire attacchi inconsulti una volta sul pullman, essendo oggetto di lancio di tegole e mattoni, con grave rischio per la loro incolumità. Il signor sindaco, noto frequentatore dei social a quanto pare, da cui ha carpito la volontà dei tifosi bianconeri di mettere a fuoco e fiamme un quartiere della sua città, dovrebbe condannare esplicitamente il comportamento dei propri concittadini tifosi, causa primaria dei disordini accaduti. Dopo l’aggressione il resto è degenerazione e non è giudicabile, è come se si fosse assurdamente adottata la legittima difesa".
"In qualità di rappresentante della Massese – prosegue – condanno senza distinzione di schieramento autori e fatti, ma non posso accettare che un rappresentante politico non prenda almeno le distanze da episodi del genere. Si domandi come mai in occasione della nostra vittoria nel girone di ritorno della stagione scorsa non sia successo niente. Il rischio che si corre, non pesando le parole, è di attribuire false generalità a personaggi che hanno nel cuore solamente l’incitamento della propria squadra, proibendogli di seguirla e gioire o rammaricarsi con essa. Stia tranquillo il sindaco di Livorno, la Massese è ben vigile su atti a creare un clima inaccettabile da parte dei propri tifosi, si assicuri che la stessa attenzione venga apportata per le sue parti".