di Natalino Benacci
I libri non vanno in quarantena, ma corrono incontaminati e senza mascherina sul palco del Premio Bancarella. Naturalmente le copertine hanno la licenza di struscio per le passerelle dei lettori che al tempo del Covid-19 hanno trovato conforto nella pagina scritta. Sul palcoscenico del Bancarella, in attesa della proclamazione di questa sera alle 21 in Piazza della Repubblica, ieri mattina è arrivata una sorpresa: le panchine letterarie create dall’imprenditore Aldino Albertelli (di origine pontremolese) con tante esperienze all’estero, presidente di Acell, multinazionale leader nella produzione di pannelli in materiali utilizzabili nell’edilizia civile, ma anche militare perché capaci di assorbire quasi totalmente la forza d’urto di un’esplosione. Le panchine donate dalla Pro Loco al Comune di Pontremoli hanno la forma del libro e sono dedicate ai grandi scrittori che si sono fregiati della prestigiosa fascetta del Premio Bancarella. Tra questi Ernest Hemingway, Oriana Fallaci e Umberto Eco. Curiosità e tanti clic per immortalarle ieri mattina quando hanno fatto la loro comparsa sul palco alla presenza del sindaco Lucia Baracchini e dei presentatori della serata del Bancarella Sport (svoltasi ieri sera) Paolo Liguori e Carolina Sardelli, noti volti di Mediaset. C’erano anche il professor Giuseppe Benelli, memoria storica della Fondazione Città del Libro, il presidente della Pro Loco Fabrizio Cavellini e il consigliere Piero Ballestracci. Ma cresce l’adrenalina attorno alla finale di questa sera: i libri selezionati sono "Alpini. Una grande storia di guerra e di pace" di Stefano Ardito (Corbaccio),"L’estate dell’incanto" di Francesco Carofiglio (Piemme),"Una storia che parla di te" di Desirèe Cognetti (Dea Planeta),"Il guardiano della collina dei ciliegi" di Franco Faggiani (Fazi Editore),"Le verità sepolte" di Angela Marsons (Newton Compton),"Gli illegali" di Piernicola Silvis ( Sem libri). Pronti a scalare le classifiche di vendita gli autori finalisti contano due sole quote rosa in gara.