La ‘missione’ dei liceali. Tre lanci nella stratosfera per studiare la fragilità dell’ecosistema e umana

Le sonde costruite all’istituto ‘Da Vinci’ partiranno da Aulla e Villafranca. Il primo pallone per arrivare a 50mila metri di altitudine battendo un record.

La ‘missione’ dei liceali. Tre lanci nella stratosfera per studiare la fragilità dell’ecosistema e umana

La ‘missione’ dei liceali. Tre lanci nella stratosfera per studiare la fragilità dell’ecosistema e umana

Saranno immagini ‘stratosferiche’. Nel vero senso della parola. I licei statali lunigianesi si stanno preparando a tre lanci di radio sonde nella stratosfera. L’esperimento, già condotto due volte al ‘Da Vinci’ lo scorso anno, si ripeterà nei prossimi mesi con obiettivi ancora più grandi e ambiziosi. Quaranta i ragazzi coinvolti, il gruppo LuniSpace, a cui si aggiungono gli studenti del gruppo teatrale, per un unico progetto intitolato ‘La fragilità dell’ecosistema, metafora della nostra fragilità’. Il docente di riferimento è Stefano Gaffi, per il teatro c’è invece Annalisa Arrighi. Ieri a Villafranca la presentazione ufficiale con gli studenti che hanno raccontato nascita e sviluppo del progetto, mostrando le immagini raccolte lo scorso anno.

"L’anno scorso abbiamo promosso due lanci – ha esordito Gaffi –, le radiosonde sono arrivate a trenta chilometri di altezza, nella stratosfera e ci hanno rimandato immagini suggestive, ma anche tanti dati interessanti su un ecosistema fragile. Quest’anno potenzieremo il piano con tre lanci: il 6 aprile alle 11 da Aulla, il 27 aprile alle 11 da Villafranca e il 10 maggio, sempre da Villafranca, ma in notturna". Il progetto è cofinanziato da Fondazione Carispezia, ha il patrocinio de ‘La radio nelle scuole 4.0’, l’utile supporto degli Astrofili spezzini, di Wi-fi Communication, Meteo apuane e del radioamatore Filippo Cassone.

"Il primo lancio vuole battere un record – hanno detto i ragazzi - arrivando a 50mila metri di altitudine. Sarà importante mantenere il contatto con la sonda e fare in modo di ricevere i dati durante il volo. Il pallone potrebbe anche oltrepassare i confini del territorio nazionale, non sarà recuperabile, ma conterrà solo un’apparecchiatura semplice. Il secondo lancio sarà il più difficile perché produrrà immagini ad alta definizione della stratosfera, il peso dell’apparecchiatura da sollevare sarà elevato, circa un chilo e mezzo di carico utile: saremo costretti a utilizzare un pallone di dimensioni doppie che pesa due chili. Sarà fondamentale il recupero per il valore dell’attrezzatura. Terzo lancio notturno, per vedere la nostra terra in alta definizione, tutta illuminata".

I ragazzi si sono impegnati moltissimo nei calcoli e nella realizzazione della strumentazione. Per riempire i palloni nei vari lanci serviranno sedicimila litri di elio. Spazio anche alla realtà virtuale, per dare la possibilità agli spettatori di vedere lo spazio come dentro una navicella spaziale. E poi il teatro: una settimana di laboratori guidati dalla Compagnia degli Scarti della Spezia con spettacolo finale al Teatro della Rosa, concesso dal Comune di Pontremoli. Tra i temi messi in scena la salvaguarda del pianeta, ma anche la fragilità dell’ecosistema e dell’io. I primi due lanci saranno solo su invito mentre il terzo sarà aperto tutti.

"Siamo scuola capofila per l’Italia all’interno de ‘La radio nelle scuole’ – ha chiuso Gaffi – , il 17 aprile parteciperemo da remoto al Festival dei giovani di Gaeta per presentare il progetto. Tra i nostri obiettivi farci conoscere, coinvolgere gli studenti dei 5 indirizzi e portare avanti qualcosa di trasversale alle molte materie di studio".

Monica Leoncini