La lotta all’erosione si allarga. Cooperazione con la Francia per i cambiamenti climatici

Al progetto partecipa anche la Provincia e coinvolge i territori che si affacciano sul Mediterraneo. Si tratta di studiare il fenomeno a livello ambientale ed economico e definire un piano comune.

Si chiama "Tratt’Eau" ed è un progetto transfrontaliero che mette insieme territori che si affacciano sul Mediterraneo nell’area di cooperazione fra Francia e Italia con l’obiettivo di studiare e valutare risposte ai cambiamenti climatici e all’erosione costiera. Rientra nell’ambito del Programma di cooperazione Interreg VI-A Francia Marittimo per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nell’ambito dell’obiettivo ’Cooperazione territoriale europea’ (Interreg) in Italia e Francia fino alla fine del 2027. La Provincia di Massa Carrara in questi giorni ha deciso di partecipare alla proposta presentata dalla Camera di commercio e dell’industria di Nizza e della Costa Azzurra, capofila del progetto che avrà un budget complessivo di oltre 1,6 milioni di euro. Partner saranno la stessa Provincia di Massa Carrara, che riceverà un finanziamento di 252mila euro, coperto per l’80% dal Fesr e per il 20% dal cofinanziamento nazionale deliberato dal Cipess, poi Avitem, Smiage, Camera di commercio Riviere di Liguria, Università di Cagliari e Communauté d’Agglomération de Bastia.

Che cosa prevede Tratt’eau? L’obiettivo è "misurare la minaccia diretta e indiretta alle attività economiche situate nelle aree di arretramento e sostenere la delocalizzazione delle attività". Rientra nell’ambito del programma di lotta al cambiamento climatico "attraverso la gestione integrata delle zone costiere, la prevenzione e gestione dei rischi (erosione costiera, incendi, alluvioni, rischi della navigazione)" prevedendo "lo sviluppo di strumenti e infrastrutture congiunti, la sensibilizzazione rivolta alle istituzioni, ai cittadini, e agli attori economici dell’area transfrontaliera".

"Le sfide affrontate dal progetto sono legate all’anticipazione del fenomeno dell’erosione costiera sulle attività economiche – si legge nella scheda del progetto –. Il partenariato intende condurre una riflessione sulla capacità di ricollocamento di quelle attività che vengono minacciate dall’innalzamento delle acque al fine di costruire un piano d’azione volto a rafforzare le resilienza degli attori economici. Considerato l’andamento generale del fenomeno nelle regioni Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Toscana, Liguria, Corsica e Sardegna, il coinvolgimento dei partner di questi territori è rilevante e necessario, affinché si possa definire un piano comune per affrontare questo problema con un approccio transfrontaliero, con la partecipazione di attori pubblici dei territori target".

In particolare sono stati individuati "tre percorsi di attività derivanti dall’anticipazione dell’impatto dell’erosione costiera sull’area interessata. Progettare una metodologia di misurazione solida e replicabile per l’impatto delle inondazioni sulle attività economiche. Mettere in atto un sostegno adeguato alle esigenze di ricollocazione di ciascuna microimpresa/piccola o media impresa minacciata. Costruire una comunicazione positiva per affrontare il tema dell’erosione costiera con gli imprenditori e i territori minacciati da questo fenomeno".

Massa Carrara, in particolare, coordinerà le attività relative al secondo punto quindi "le azioni concernenti la valutazione delle attività da ricollocare in un’ottica di preservazione dell’ambiente e dell’economia. La valutazione del fabbisogno di terreno per le attività consentirà di avere una visione chiara delle esigenze degli attori economici e di identificare meglio le opportunità di ricollocazione per ciascun attore economico interessato".