REDAZIONE MASSA CARRARA

La Liberazione di Massa "Manteniamo accesa la fiamma della memoria"

Ieri mattina le celebrazioni ai monumenti dei partigiani Gianardi e Pegollo. E Lorenzetti rilancia l’idea del ponte Pertini. Presenze e assenze fra i candidati.

La Liberazione di Massa "Manteniamo accesa la fiamma della memoria"

Nonostante il giorno di festa, molte persone si sono ritrovate ieri in quelli che sono i luoghi simbolo per ricordare degnamente la data del 10 aprile nel 78esimo anniversario della liberazione di Massa dal giogo nazifascista.

A cura dell’Anpi, sono stati deposti fiori al busto del comandante partigiano Alfredo Gianardi ’Vico’ nell’atrio del comune di Massa, al cippo del vice comandante dei Patrioti apuani Arnaldo Pegollo (Medaglia d’oro al valor militare) in piazza Aranci e al monumento al Partigiano in largo Matteotti. Di fronte al busto del nonno ’Vico’, la nipote Cristina Gatti ha annunciato con entusiasmo che dallo scorso 7 aprile si chiama Cristina Gatti Gianardi: "Avevo inoltrato questa richiesta, che era un mio desiderio, e mi è stata accolta". Commovente l’abbraccio con Dino Oliviero Bigini: "Hai avuto un grande nonno".

L’onorevole Elena Emma Cordoni, presidente dell’Anpi, ha ricordato l’importanza della memoria, oggi più che mai, considerando anche come un’alta carica dello Stato, il presidente del Senato, sia intervenuto delegittimando la Resistenza assolvendo il fascismo. Insomma un tentativo di proporre ai giovani una contro storia che, come ha ricordato l’onorevole Cordoni, va ostacolato con un lavoro di conoscenza e diffusione della memoria soprattutto nelle giovani generazioni.

In piazza Aranci il presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti, ha ricordato quel 10 aprile 1945 quando un bomba tedesca piombò in piazza Aranci e uccise Pegollo, ferendo altri compagni. Il presidente Lorenzetti ha voluto leggere un lettera dal carcere di Sandro Pertini: "Lo faccio perché ho visto tanti candidati a sindaco e la presenza di persone sensibili: quel ponte va intitolato a Sandro Pertini non per un nome ma per il significato fondamentale che porta. Se non tramandiamo la memoria e i suoi contenuti non facciamo bene il nostro lavoro: dobbiamo mantenere sempre accesa la fiamma della memoria". Presenti ieri mattina alle celebrazioni i candidati a sindaco Ragaglini, Ricci (con Evangelisti) e Bennati. Notata l’assenza dei due candidati di centrodestra Persiani e Guidi.

Il corteo si è spostato poi in Largo Matteotti dove Dino Oliviero Bigini ha ricordato la nascita sofferta di quel monumento: "I partigiani hanno sempre tribolato e questo monumento, all’epoca che lo avevamo chiesto, i vertici non lo volevano".

Con ’Bella ciao’ si è concluso il programma dell’Anpi messo in piedi per festeggiare il 10 aprile. Un gruppo di persone ha poi raggiunto il cippo di Aldo Salvetti (Medaglia d’oro al valor militare) a Castagnola omaggiandone la memoria.

Angela Maria Fruzzetti