REDAZIONE MASSA CARRARA

La leggerezza sostenibile della canapa A scuola di fibre storiche locali "Tuteliamo l’artigianato di qualità"

Fivizzano, studenti del Polimoda in visita all’associazione Terre dei Bianchi e dei Bosi che riscopre la coltivazione

La leggerezza sostenibile della canapa A scuola di fibre storiche locali "Tuteliamo l’artigianato di qualità"

Ricordate, lo scorso anno, la prima coltivazione della canapa a Fivizzano dopo decenni che il suo utilizzo era stato ’messo in soffitta’? Ebbene, dopo un importante convegno con esperti e utilizzatori, i responsabili dell’associazione culturale ’Terre dei Bianchi e dei Bosi’, stanno portando avanti il progetto a tutto campo. Martedì scorso il presidente del sodalizio, Daniele Rossi, con gli associati Federica Galeazzi e Fabio Cimoli hanno ricevuto l’importante visita di una docente e tre studenti della scuola Polimoda di Firenze che stanno effettuando uno studio, una ricerca specifica sulla canapa nel contesto del progetto ’Dalla fattoria al tessuto’.

"La scuola Polimoda di Firenze è un’accademia privata dove la maggioranza degli studenti è straniera - spiega la docente Paola Borzano - Lì insegno un corso di tinte naturali o meglio come colorare le fibre tessili naturali con le piante tintoree spontanee, alcune si trovano pure in Lunigiana". In visita a Fivizzano con la docente ci sono Priya,che viene dall’India e Marinela, di origine albanese: entrambe frequentano un master biennale. "E’ un master che vuole retrospaziare, in questo caso attingendo all’antico mondo della canapa - afferma Marinela - Ci siamo finora occupati di lino, cotone, fibra d’ortica e peli di yak del Nepal, ma abbiamo appurato come dalla fibra di canapa si possa ottenere un tessuto altamente versatile, che non conosce stagioni, per farne capi d’abbigliamento basilari come lenzuola, asciugamani, jeans e altro". All’incontro era presente anche Maria Landini, novantenne, l’ultima canapaia di Fivizzano che ha ricordato le proprietà del prodotto e soprattutto la difficoltà nel passato per ottenere la fibra da tessere. "Vorremmo fare un corso di formazione sul territorio, relativo all’utilizzo nel settore del mondo della moda - afferma Daniele Rossi, presidente dell’associazione - basato sulle fibre storiche locali, in modo che vi siano imprenditori che diano vita a un artigianato di qualità". "La canapa è una delle fibre naturali fra le più sostenibili - puntualizza Borzano - Necessita di poca irrigazione, non servono pesticidi, è una grande assorbitrice di anidride carbonica e ha proprietà termoregolatrici. Inoltre è naturalmente sia elastica che antibatterica. Sono affascinata dalle innumerevoli proprietà chela canapa presenta".

Roberto Oligeri