
"La fuga dei dipendenti". Micheli lancia l’allarme sulle politiche assuntive
"L’anno scorso ben 3 neo assunti hanno abbandonato il posto di lavoro nel nostro Comune, scegliendo altri percorsi professionali - dice Francesco Micheli, consigliere di ’Siamo Licciana’ - e a breve, sembra che un altro dipendente andrà a lavorare altrove. Le ragioni? Riconducibili al caos organizzativo creato dal sindaco nel Comune e alle non oculate politiche d’assunzione di questi anni. Il primo cittadino, dopo 7 anni che è in maggioranza - prosegue il capogruppo dell’opposizione - avrebbe avuto tutto il tempo per organizzare al meglio il funzionamento dell’apparato comunale. Ma non l’ha messo in pratica".
"E al momento nell’ente non esistono le condizioni per un sano ambiente di lavoro, a causa di una gestione scarsamente programmata, tesa a realizzare le cose all’ultimo momento. Per esempio, il taglio delle ore di reperibilità per gli operai comunali: una decisione senza senso che riduce gli stipendi e non dà le necessarie garanzie di legge per operare al di fuori dell’orario lavorativo. Oltre a questo – aggiunge Micheli – è in atto una politica delle assunzioni errata. Non è contemplata la sostituzione dei 3 dipendenti citati, giusto per fare un esempio: questo crea gravi mancanze di personale. E’ necessario assumere con i concorsi, premiando chi ha conoscenza delle caratteristiche oggettive del territorio e coloro animati dalla volontà di restare a lungo, professionalmente, a Licciana. Nei prossimi anni, molti dipendenti matureranno l’anzianità necessaria al pensionamento - conclude Micheli - pertanto fin d’ora è necessario assumere personale in modo da consentire ai nuovi entrati un periodo d’affiancamento con i dipendenti anziani e più esperti. L’attuale, caotica, situazione ci sta facendo perdere occasioni".
Roberto Oligeri