La fuga dal Biafra, gli studi e il posto fisso Ma Stanley non trova una casa da affittare

L’appello del 37enne, diplomato al ‘Barsanti’ e dipendente di Matec, e del docente Nicola Ricci. "La sua storia in un ciclo di incontri"

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Avere un obiettivo chiaro in testa gli ha permesso di mantenere sempre alta la concentrazione e restare lucido. Anche quando le cose si sono messe male, quando le salite si sono fatte più ripide e il bisogno di sopravvivere era l’unica luce in fondo al tunnel. Stanley Onyegbule è nato in Biafra 37 anni fa, una terra bella e difficile dalla quale è partito in giovane età diretto in Libia. Nel 2006 ha raggiunto Tripoli che aveva già un diploma e qui ha lavorato come metalmeccanico, sotto il regime di Gheddafi. Dalla Libia poi è scappato in gommone, raggiungendo così la Sicilia e facendo ingresso come richiedente asilo all’Hub di Lampedusa nel 2014. E’ stato infine trasferito in una casa di accoglienza a Pisa e poi a Massa grazie alla Diocesi, Montignoso e a Casa Betania a Carrara.

"Decisivo il suo ingresso nel mondo dello studio – spiega Nicola Ricci, docente che lo accompagna e supporta da anni lungo il percorso – Ha intrapreso il corso di alfabetizzazione alla scuola Dazzi di Carrara, dove poi ha preso anche il diploma di scuola media. Ha proseguito al Barsanti di Massa il percorso delle superiori, dove si è diplomato perito industriale, ed è qui che ci siamo conosciuti. A giugno di quest’anno ha concluso il ciclo scolastico e due mesi dopo la bella sorpresa dell’assunzione a tempo indeterminato alla Matec come operaio specializzato". Nonostante Stanley abbia ottenuto poi un attestato per corsi sulla sicurezza e primo soccorso sul posto di lavoro, oltre agli altri documenti e attestati, "dopo un anno ancora non sono riuscito a trovare qualcuno che mi affitti una casa – spiega – Abbiamo cercato anche tramite agenzie immobiliari, sia su Massa che su Carrara ma senza successo". "Ecco perché vogliamo fare un appello, forse non abbiamo ancora trovato le persone con la sensibilità giusta per andare oltre e capaci di non vedere problemi dove non ce ne sono – sottolinea il professor Ricci – Stanley è referenziato, pagherebbe un affitto regolarmente e sarebbe così in grado di stabilizzarsi ottenendo la tanto agognata indipendenza e autonomia. Ha un cuore d’oro, infatti don Cipollini della mensa Caritas di Massa gli ha tributato un riconoscimento per l’impegno come volontario proprio alla mensa". "Adesso sono ospite di alcuni amici a Carrara ma il mio sogno è trovare una casa dove andare a stare – spiega – E poi andare a trovare la mia famiglia e i miei fratelli, che sono in Africa e che non vedo da troppo tempo". "Conoscenti, amici siamo tutti mobilitati per aiutare Stanley – conclude Ricci, che indica i recapiti da chiamare (328.3073683 - [email protected]) – Ci rivolgiamo ad agenzie e privati per un appartamento o un monolocale. Più avanti poi vorremmo organizzare incontri sul territorio focalizzati sull’articolo 3 della Costituzione per raccontare la sua storia. In progetto anche una lectio magistralis in Biafra alla Rivers State University, durante la quale potrà raccontare l’Italia". "Sono soddisfatto del mio percorso – dice Stanley – Ci ho sempre creduto: mi manca solo uno step".

Irene Carlotta Cicora