
Protagonisti nel giorno del ’ritorno a casa’ all’Archivio di Stato di Massa della lettera di Alfonso I d’Este indirizzata all’Ariosto sono stati gli studenti della prima C del liceo classico Rossi. I ragazzi hanno preso parte alla conferenza, "risultata – spiegano – particolarmente interessante e ricca di spunti per ulteriori riflessioni. Inoltre nonostante il tono solenne dell’incontro l’accoglienza che ci è stata riservata è risultata piacevolmente calorosa. Per noi è stata un’occasione preziosa per ampliare maggiormente le conoscenze sulla storia del nostro territorio".
Il comandante dei carabinieri Americo Di Pirro si è rivolto ai giovani spiegando che la loro presenza alla cerimonia era "fondamentale in ottica di conoscenza – ha detto – L’Arma ha diverse organizzazioni, con diverse specializzazioni. In questo caso sono intervenuti i carabinieri specializzati nella tutela del patrimonio culturale, spesso impegnati poiché l’Italia è attenzionata in merito al traffico di opere: siamo terzi al mondo, molti capolavori finiscono all’estero. Il nucleo è intervenuto anche in situazioni di emergenza, come quelle legate ai terremoti, proprio per il recupero delle opere artistiche". "Lo scopo della conferenza è stato proprio testimoniare la consegna di una lettera recuperata dal mercato antiquario, che sarebbe dovuta appartenere all’Archivio di Massa – aggiungono i ragazzi – A seguito di una indicazione data dall’Archivio di Stato di Modena, è stato possibile attestare la legittima appartenenza del documento all’Archivio di Massa grazie alle lettere di Giovanni Sforza, primo direttore dell’Archivio massese, nelle quali era documentato il governo di Ariosto sulla Garfagnana".
"Ennesimo ritrovamento da parte del nucleo tutela e patrimonio – ha sottolineato il prefetto Guido Aprea – Abbiamo reparti specializzati che fanno un lavoro encomiabile per recuperare i beni di proprietà dello Stato. Qui si parla della storia del nostro territorio: è stato svolto un lavoro che svela un maledetto giro di vendite illecite, da opere d’arte a libri antichi. E’ giusto che ci si impegni ogni giorno per recuperare pezzi della nostra storia".