
La coop Guinadese compie 105 anni. Targa per lo storico presidente Preti
In ogni famiglia del paese c’è almeno un socio della cooperativa di comunità “La Guinadese“, l’attività commerciale più vecchia della provincia. La coop ha 105 anni ed è il volano sociale che fa funzionare i servizi nella Valle del Verde. Ha rischiato la chiusura una quindicina d’anni fa ma grazie all’iniziativa di alcuni abitanti ha ottenuto un nuovo impulso tornando a rivestire un grande valore, unico punto di ritrovo e aggregazione per gli abitanti.
Da quel momento sono state numerose le attività messe a punto. Il sodalizio che ha sede a Guinadi San Rocco ha allargato il proprio giro di orizzonte prevedendo anche l’allestimento di un presidio ambulatoriale da mettere a disposizione dei medici di base. Poi un servizio di raccolta di ricette mediche, ritiro e consegna farmaci, un altro sportello di accesso alle prenotazioni online per visite specialistiche e altre prestazioni per le quali è indicato l’accesso internet e pagamento Pos, una palestra della terza età, il coinvolgimento di persone anziane in attività di laboratorio e didattica per alunni delle scuole. “La Guinadese“ è stata addirittura indicata come esempio dal presidente della Regione Eugenio Giani. Funghi e castagne sono il simbolo dei paesi di Guinadi, così come i portali scolpiti, le maestà e i "facion" scaccia malefici. Borghi antichi che hanno conservato il fascino delle case di pietra, che oggi attirano professionisti milanesi alla ricerca dell’andamento lento della vita. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza Stefano Preti, già dipendente del Comune di Pontremoli e presidente della Cooperativa La Guinadese, scomparso un anno fa e ricordato domenica. "Stefano Preti è stato protagonista della rinascita di questo paese, grazie alle idee e all’impegno che hanno consentito il proseguimento dell’attività della storica Cooperativa locale. Il suo ricordo rimarrà sempre con noi ", ha detto Maxime Anelli, che attualmente è definito il "custode" della comunità. Nella sede della Cooperativa (ex ufficio postale) è stata affissa nella sala interna dedicata all’amico scomparso una targa con la foto del presidente e con la dedica: " Caro Stefano, la tua gioia, il tuo lavoro e il tuo entusiasmo continueranno ad alimentare il tuo ricordo nella nostra quotidianità".
Alla cerimonia erano presenti i familiari, la mamma Maria, la moglie Gaia Angella e la figlia Emma, la presidente della Guinadese Alessia Bianchi con Maxime Anelli e Andrea, il parroco don Lorenzo Piagneri, i sindaci di Pontremoli Jacopo Ferri e di Filattiera Annalisa Folloni, i soci di Start Working, di Slow Food LuniApua, i ragazzi di San Pietro e dei due Falò di San Nicolò e di San Geminiano, le guide di Sigeric e di Farfalle in cammino, l’Anpi Pontremoli ’Laura Seghettini’, l’azienda Testarolando con Alessandra Marietti, Dario Balestracci e Lucrezia Modica, lo storico della cucina pontremolese Luciano Bertocchi e tanti amici di Filattiera, Pontremoli e Guinadi. "Stefano ci ha lasciato un’eredità di affetti importante - ha detto il sindaco Ferri - con il suo impegno e la sua passione nel difendere le tradizioni di questo paese e il suo stesso lavoro. Lascia un enorme vuoto nella comunità".
Natalino Benacci